Andrea Filloramo, sono tanti gli articoli che in 10 anni di collaborazione tu hai scritto per IMG Press. Da quel che risulta, sono molti quelli che li leggono, in particolare, quando affronti i problemi e la problematica che la Chiesa Cattolica sta oggi vivendo.
Si, è proprio così. Non mi resta che ringraziare IMG Press che attraverso i miei scritti mi dà l’opportunità di dialogare con preti e laici su temi e tematiche che riguardano la Chiesa. Da chiarire subito che con la mia scrittura esprimo solo delle opinioni senza pretendere di essere sempre nel “vero” giacché quello che è vero non è tale perché io o gli altri hanno deciso così. So chiaramente che la verità anche quella fattuale che riguarda la Chiesa deve scaturire da una ricerca non aprioristica che non è assolutamente facile, alla quale dovremmo partecipare tutti con animo scevro da pregiudizi o anche da dogmatismi, sapendo che essa spesso è stata avvolta in contraddizioni e assurdità e presenta, quindi, dei nodi che sono difficili a sciogliere. Essa non può essere. perciò, lasciata nelle mani dei teologi istituzionali, molti dei quali o tutti – non lo so – attingono dalla loro cultura, dalla quale trovano persino giustificazione gli scandali, che sono sistemici, degli abusi sessuali operati da preti, da vescovi e da qualche cardinale.
Quale è, a tuo parere il nodo più difficile a scogliere nella Chiesa Cattolica?
Dalla risposta che ho dato alla precedente domanda si può facilmente dedurre che Il nodo più difficile a sciogliere sul quale molte volte ho riflettuto e scritto è il clericalismo che – come dice Papa Francesco è la “ la causa prima di molti mali della chiesa”. Non è questa un’affermazione estemporanea o ad effetto ma fa parte del pensiero teologico e pastorale di Papa Bergoglio dal quale nessuno può sfuggire ed è forse questa la novità più rilevante del suo papato che diviene così rivoluzionario, un punto di partenza di un vero cambiamento della Chiesa.
Ma, cosa si intende con il termine di clericalismo?
Il clericalismo è un fenomeno religioso ma anche civile e temporale molto complesso. Dietro a questa parola si nasconde un gran numero di comportamenti, talvolta così radicati da sembrare innati, che mantengono una maniera cristallizzata di concepire la vita nella Chiesa e particolarmente la sua governance. Papa Francesco durante l’incontro avuto con i suoi confratelli gesuiti nella nunziatura apostolica in Mozambico ha sottolineato che “il clericalismo è una vera perversione nella Chiesa, che pretende che il pastore stia sempre davanti, che stabilisce una rotta, punisce con la scomunica chi si allontana dal gregge. Insomma: è proprio l’opposto di quello che ha fatto Gesù. Il clericalismo condanna, separa, frusta, disprezza il popolo di Dio, confonde il ‘servizio’ presbiterale con la ‘potenza’ presbiterale. Il clericalismo è “arrampicamento’. Il clericalismo ha come diretta conseguenza la rigidità. Non avete mai visto giovani sacerdoti tutti rigidi in tonaca nera e cappello a forma del pianeta Saturno in testa? Dietro a tutto il rigido clericalismo ci sono seri problemi.”
Secondo il Papa, c’è quindi anche un nesso fra il clericalismo e gli abusi sessuali e la pedofilia del clero?
E’ indubbio che Papa Francesco vede un legame tra il clericalismo e le “molte comunità nelle quali si sono verificati comportamenti di abuso sessuale, di potere e di coscienza”. Data l’estrema gravità della situazione, egli prende due importanti decisioni: mettere fine alla «copertura degli abusi» e porre rimedio alle loro cause istituzionali. Sappiamo che di fronte a questi passi, ci sono preti e vescovi che non comprendono o faticano a riconoscere la dimensione strutturale del problema e vogliono, quindi, far ricadere tutta la responsabilità solo sugli individui, su quei preti deviati e pedofili che gettano discredito sull’insieme del clero e deplorano l’atteggiamento dei media che attaccano la Chiesa identificata con il solo clero.
In questa situazione molto complessa che fa rischiare alla Chiesa Cattolica la sua estinzione, quale è il passo più importante, a tuo parere, che essa dovrebbe fare?
E’ molto facile rispondere che la Chiesa dovrebbe declericalizzarsi. E’ questa però un’operazione estremamente difficile, che non può avvenire dall’oggi al domani, che esige la totale desacralizzazione del prete e la restituzione alla sua umanità per essere fratello con i fratelli. E’ questa, però, l’unica strada che la Chiesa deve seguire per evitare la sua lenta ma graduale estinzione.