Matteo, Stefano, Alam, Fabrizio, Andrea, Mahmoud, Luciano, Antonio, Jeton, Ivano, Ahmed Adel, Michele, Carmine, Sasha, Amiso, Parwinder, Sconosciuto, Rocco, Matteo, Sconosciuto, Jordan, Robert, Patrick, Amin, Alica, Alvaro Nunez. Sono le 30 persone morte mentre erano affidate allo Stato.
A loro si aggiunge Fabrizio, che a 31 anni si è suicidato al Carcere Lorusso e Cotugno di Torino. La Procura ha aperto un’indagine nei confronti di ignoti. Fabrizio in carcere non ci doveva nemmeno stare in quanto affetto da una grave forma di schizofrenia. Ne era consapevole il sistema giustizia, anche del tentativo di suicidio di alcuni anni fa, tant’è che era stato disposto il trasferimento in una REMS. Ma Fabrizio in quella struttura psichiatrica non ci è mai arrivato a causa di liste d’attesa chilometriche. Si è tolto la vita prima, attaccando ad una grata un lenzuolo ed impiccandosi.
Da inizio 2024 in carcere si sono tolti la vita 27 detenuti e 3 agenti di Polizia Penitenziaria. Se non si agisce ora, altro sangue sarà versato. Se non si agisce ora, le istituzioni saranno complici di una strage che è sintomo di uno Stato di diritto che si sta sgretolando.
Lo dichiara in una nota Filippo Blengino, Tesoriere di Radicali Italiani.