DAL SUPERBONS ALLA FLAT TAX: SENALDI A TAX SHOW LIVE

“Un tentativo disperato di salvezza dei conti dello Stato. Una norma mal fatta, ne hanno beneficiato solo i ricchi”. Il condirettore di ‘Libero’, Pietro Senaldi, commenta così durante ‘Tax Show Live’, il programma di approfondimento di CFI – Crisi Fiscale d’Impresa nato da un’idea di Simone Forte e Carlo Carmine, le ultime novità relative al Superbonus. “Hanno beneficiato del bonus dal 3 al 5% dei proprietari di casa. Praticamente la classe media che ha pagato il bonus ai ricchi” ha aggiunto. “La maggior parte delle persone vive in condominio e si trattava di mettere d’accordo 30 persone per cacciare soldi che ti verranno ridati in 10 anni come credito fiscale” ha proseguito Senaldi, parlando di “una norma mal fatta”.

 Test magistrati non possono funzionare se il Csm li critica

“Se il Csm, che dovrà valutare il test per i magistrati, critica la legge, allora è chiaro che non funzionerà. Se tu devi applicarla non può criticarla sennò sono portato a credere, nemmeno troppo maliziosamente, che non l’applicherai per niente”. “Questo test interviene perché c’è la nettissima sensazione che il magistrato che impazzisce, che diventa ossessivo nei confronti di un imputato e che sostanzialmente sbaglia, non paghi mai – ha concluso -. Siccome che i magistrati non riescono ad autogovernarsi, è chiaro che arriva qualcuno che ti ferma. E questo è il messaggio”.

 

Flat tax, le tasse devono essere progressive

“La flat tax è una battaglia del centrodestra e della Lega in particolare. Io non sono un politico e personalmente non sono favorevole alla flat tax. Le tasse devono essere eque e progressive. La flat tax mi sembra un po’ una cosa al tanto al chilo per risolvere un problema reale di peso fiscale in maniera spannometrica”. “Questo è il mio pensiero – ha aggiunto – dopodiché è ovvio che le Partite Iva sono state sottoposte negli anni a un massacro. Bisogna sempre stare attenti alle ricadute di questi provvedimenti”. Insomma, “avrei preferito una riforma più olistica”.

 

Attentanti: l’Italia rimane un fronte protetto dagli attentati

“L’Italia ha un’opinione pubblica in parte putiniana e questo la mette al riparo dalle azioni di Putin. Credo che la situazione abbia avuto un’accelerazione ma penso che l’Italia resti ancora un fronte più protetto rispetto ad altri Paesi”. Ha commentato Pietro Senaldi parlando del rischio terrorismo anche nel nostro Paese dopo l’attentato a Mosca. “Io ho sempre pensato che Putin fosse un uomo abbastanza in controllo su quello che faceva e infatti la guerra gli sta andando bene. Ma non vorrei che gli ultimi eventi – ha aggiunto Senaldi – lo portassero a far precipitare la situazione. Sono più preoccupato oggi rispetto a due mesi fa. Perché non vedo Putin molto in controllo”. Adesso, secondo Senaldi, “tutti sono in attesa di capire quale sarà la linea in politica estera di Donald Trump, che ha sempre avuto una linea non belligerante. Per me Putin continuerà con questa guerra di logoramento – ha spiegato – attendendo gli sviluppi negli Stati Uniti”. Ad ogni modo “Putin non si farà spaventare dalle dichiarazioni di Joe Biden che è in campagna elettorale. Io se fossi al posto sia di Biden sia di Trump cercherei di abbassare un po’ i decibel” ha concluso Senaldi.