Gli Avvocati siciliani vogliono giocare di anticipo sul Ponte: la preoccupazione è per la gestione dell’annunciata (ed ennesima) emergenza nelle aule dei tribunali, per un prevedibile aumento del contenzioso con il progetto di costruzione del Ponte di Messina.
“Con l’avvio dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto è probabile un incremento del contenzioso nel distretto di Messina e per questo motivo abbiamo evidenziato la necessità che si inizi a lavorare per richiedere l’ampliamento della pianta organica nei tribunali del distretto, così come, ci risulta, è stato fatto nel TAR di Catania”, così il presidente dell’Unione degli ordini forensi siciliani (Uofs), Rosario Pizzino alla vigilia del Direttivo dell’Uofs che si terrà il prossimo fine settimana (e dell’assemblea di metà maggio a Marsala) e alla luce dell’inizio della fase degli espropri annunciati da tutti i mezzi di comunicazione.
Il presidente dell’Uofs riprende le conclusioni dell’ultima assemblea dell’Unione dello scorso 8 marzo a Caltagirone e insiste: “Chiediamo un incremento per Messina con estrema urgenza, come Avvocatura non entriamo nel merito dello scontro politico sul Ponte, ma facciamo un appello affinché di fronte a una grande opera come questa non si debba assistere da un lato alla mortificazione dei diritti dei cittadini e dall’altro a una fase confusa di giudizializzazione del progetto”.
Quindi Pizzino coglie l’occasione per rilanciare la proposta di un intervento strutturale sulla macchina giudiziaria per favorire la tutela dei cittadini, delle imprese e per lo sviluppo dell’Isola: “Serve l’adeguamento degli organici della magistratura e del personale di amministrazione, che resta una misura indispensabile per ridurre i tempi del processo. Va dato atto, ad esempio, della grande utilità dell’Ufficio del processo che ci induce a propendere, come Unione, per la necessità di trasformare a tempo indeterminato l’attività delle persone che sono impiegate in queste funzioni, attualmente a tempo determinato.”
L’avvocato Pizzino, ricorda che nel direttivo, e poi a Marsala, oltre ai temi di attualità generale si affronteranno altre questioni legate alla legge professionale, che rimane un ulteriore strumento necessario per modernizzare la giustizia e ricorda l’istituzione, a seguito del Congresso Nazionale Forense, di un Tavolo per la riforma: “L’insediamento del tavolo per la riforma dell’ordinamento professionale ha fissato alcuni punti sui quali orientare nell’immediato l’azione politica dell’Unione, come per esempio iniziative dell’avvocatura per ripristinare un rapporto equilibrato tra avvocato e giudice in udienza, quindi contro questa cartolarizzazione esasperata del processo”.
“Vi è poi l’’esigenza – spiega Pizzino – di predisporre un tavolo permanente, una sorta di cabina di regia con magistratura e personale di cancelleria per gestire, in modo partecipato e condiviso le questioni giudiziarie. Per ultimo abbiamo fissato anche il punto per la costituzione di una piattaforma unica, telematica, di modo che tutti i vari processi, quello civile e quello penale, quello tributario, quello amministrativo, possano essere messi in una rete condivisa e unitaria, mentre adesso ognuno di essi ne ha una diversa, fatto che crea non poche difficoltà all’avvocatura.”, conclude il presidente dell’Unione degli ordini forensi siciliani.