In gara dagli amatori ai top runner, tra cui anche campioni esteri da Costa Rica, Svezia, Belgio, Ungheria, Danimarca, Norvegia e Portogallo, fino al coinvolgimento dei bambini con Inferno Kids…
È partito a Cattolica, la regina della Riviera romagnola, l’atteso Maggio Sportivo con la prima edizione di Inferno Beach. La decennale corsa a ostacoli organizzata da Andromeda SSD, grazie alla sinergia con il Comune di Cattolica e Riviera Sport 365, ha infatti conquistato le meravigliose Spiagge di Cattolica con una due giorni di sole, sport e divertimento per tutti, dai competitivi agli amatori fino ai bambini.
Sabato 4 e domenica 5 maggio si sono susseguite le gare sulle distanze Long (10 km, 25 ostacoli), Short (3 km Pro/6 km Open 15-20 ostacoli) e Team (6 km, 20 ostacoli), disseminate di ostacoli naturali e artificiali da superare, dai nomi di dantesca memoria, come Lucifero, Giuda Iscariota e Conte Ugolino. I 1200 indiavolati al via hanno dovuto trasportare pesi, percorrere assi di equilibrio, superare strutture in sospensione, oscillando con l’aiuto di pioli, anelli e corde, ma anche scavalcare muri, attraversare il fiume Ventena appesi a una tirolese e molto altro. Nella sfida a team, composti da 3 membri, non sono mancate prove da affrontare insieme, in modalità collaborativa.
Insieme a top runner esteri, da Costa Rica, Norvegia, Danimarca, Svezia, Portogallo, Belgio e Ungheria, in campo anche gli atleti della Nazionale Italiana OCR in preparazione per gli OCR European Championships in Trentino sull’Alpe Cimbra (12-16 giugno).
Anche i più piccoli si sono messi alla prova con Inferno Kids, il cui ricavato verrà devoluto a La Prima Coccola Onlus, nata 10 anni fa in unione con il Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Rimini per ridurre le distanze fisiche, psicologiche e assicurare le migliori cure per le famiglie che vivono la nascita difficile del proprio bambino (per prematurità o patologie congenite). Inferno tornerà il 12 e 13 ottobre a Figline e Incisa Valdarno, nel Chianti, con la classica edizione Mud, dove l’elemento dominante sarà il fango.
I PODI DELLE GARE LONG, SHORT E TEAM
Nella Long di sabato la competizione maschile è stata caratterizzata da una battaglia sul filo di lana: ad avere la meglio il campione parmense Gian Maria Savani (Fitness on Demand / Around the Atom, 45’10”) che, per un solo secondo, precede il trentino Loris Pintarelli (Inferno Team). A chiudere il podio il belga Thibault Debusschere (BOCRF, 46’17”). Al femminile, la Norvegia detta legge con la vittoria di Katrine Haaland Leveraas (GJESDAL IL, 1h00’38”) seguita dalla connazionale Karoline Kolstø Signy (SK VIDAR, 1h03’20”), mente la toscana Federica Toni (Fun Run ASD/OCR Bear Team, 1h03’48”) strappa la medaglia di bronzo.
Domenica nella Short Gian Maria Savani (14’54”) raddoppia il suo personale successo, seguito da Thibault Debusschere (15’06”) e Loris Pintarelli (15’24”). Tra le donne, al comando la toscana Righerta Kadija (19’56”), che anticipa la svedese Karin Abrahamsson Karlsson (Sportcamp, 19’58”), inseguite dalla sempre combattiva Federica Toni (20’05”). Nella Team si impongono The Italians (Gattuso, Depedri, Guidi), Team Italy Mixed (Pellerei, Kadija, Favaron) e Team Italy Women (Pelloja, Toni, Molinaro).
“Bellissima gara e ostacoli impegnativi su uno dei migliori tracciati realizzati da Inferno – dichiara il vincitore Gian Maria Savani, oro su distanza Short e argento su distanza Standard ai Mondiali 2023 – Sono davvero soddisfatto della duplice vittoria, soprattutto per la sfida al cardiopalma nella Long con il mio amico Pintarelli, campione italiano 2022. Ottimo test in vista degli Europei OCR, dove cercherò di bissare il titolo conquistato ai Mondiali 2023”.
“Adoro questa location, è stato bellissimo correre sulla spiaggia – racconta la vincitrice della Long Katrine Haaland Leveraas – Anche gli ostacoli sono stati molto divertenti da affrontare. Non vedo l’ora di tornare in Italia per gli Europei”.
“Contenta di essere tornata alla Inferno con questa vittoria – afferma la vincitrice della Short Righerta Kadija – Sulla sabbia ho cercato di tenere il mio ritmo senza strafare. Devo dire che la preparazione acquisita con la pistola laser, con obiettivi centrati al primo tentativo, mi è valsa il gradino più alto del podio contro la fortissima avversaria svedese”.