Un altro lavoratore è morto poche ore fa in Sicilia. Da notizie di stampa apprendiamo che la vittima è Giovanni Carpinelli, 33 anni, originario di Benevento, deceduto, secondo i Vigili del Fuoco, cadendo all’interno della pala eolica da un’altezza di circa 48 metri.
Nel rivendicare nuovamente la battaglia per una vera campagna di PREVENZIONE in tutti i luoghi di lavoro, non possiamo non denunciare le lacrime di coccodrillo della Regione Siciliana che invece di pensare ad aumentare di almeno 500 unità il Personale nei servizi delle ASP e negli Ispettorati del Lavoro, ripristinando della legalità nella erogazione servizi pubblici di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, si offre di pagare le spese funerarie dei morti di Casteldaccia.
Tuttavia, è solo l’ultimo sgradevole dileggio della classe politica regionale ai danni dei lavoratori morti e dei loro familiari in quanto è risaputo che sarà l’Inail a rimborsare le spese funerarie in occasione della morte del lavoratore per infortunio sul lavoro (in genere è erogata la quota “una tantum” fissa di € 10.000 per ogni famiglia).
Ribadiamo perciò l’importanza di interventi concreti e immediati per prevenire i morti sul lavoro da parte della Regione e denunciamo con sdegno la trovata propagandistica del pagamento dei funerali.
Riproponiamo ancora una volta, e non ci stancheremo mai di farlo, che le misure da adottare per ridurre in modo tempestivo gli incidenti sono l’introduzione nel Codice penale del reato di omicidio sul lavoro, la cancellazione di subappalti e precarietà, il rafforzamento di controlli e prevenzione assumendo il personale necessario e l’istituzione di una procura nazionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Mario Pugliese, Responsabile regionale Lavoro
Nicola Candido, Segretario regionale Sicilia
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea