Tariffe aeree più costose e meno concorrenza. Difficile invertire la rotta

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Il 4 luglio sapremo se e come la commissaria europea alla concorrenza si esprimerà per dare assenso all’ingresso di Ita Airways nel gruppo Star Alliance guidato da Lufthansa. Lo scoglio è un rafforzamento dell’oligopolio di questo gruppo che, insieme ai gruppi AirFrance/Klm e British/Iberia, detiene l’80% del traffico Europa/America del nord.

Il Governo italiano brilla per bramosia di sbolognare l’erede di Alitalia che, allo stato, campa e si comporta come la vecchia compagnia di bandiera, soldi pubblici a perdere. Lufthansa preme per ingrossare il proprio oligopolio. I sindacati e i lavoratori di Ita pensano solo al proprio lavoro e – senza poter sperare altrimenti – va da sè che non ci siano alternative all’ingresso in Star Aliance, per poi essere totalmente acquisiti dalla compagnia tedesca.

Rimane la “incognita” dei consumatori di questi servizi, considerata solo dalla commissione europea chè, allo stato, fa trapelare una propria buona disponibilità a far siglare l’accordo così com’è… tutto aziendale e niente per i consumatori.

Da aggiungere la forte pressione per l’ingresso di Ita nel gruppo tedesco da parte dell’associazione quasi monopolista Iata (l’International Air Transport Association -2), che rappresenta il 93% delle compagnie aeree nel mondo: secondo il suo direttore, l’acquisizione di Ita nel gruppo tedesco farebbe bene ai consumatori, oltre che garantire il futuro al vettore italiano (3). Chissà cos’è per lui il bene dei consumatori….

Tutto questo “ambaradan” italiano, tedesco ed internazionale converge su un fatto: i consumatori che devono sborsare soldi, sempre di più e per servizi che mediamente (tranne le fasce più alte e costose) è sempre più approssimato. Con le aziende che non devono mai rimettersi in discussione, ché il mercato è la loro esistenza in sè e non concorrenza e opportunità.

Il baluardo a questo uso del mercato come dependance del proprio castello e del proprio orto, è solo Margrethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza.

Temiamo che la scadenza del 4 giugno entro cui la commissaria si esprimerà, possa essere condizionata dal fatto che l’attuale esecutivo dell’Ue sta andando a casa per far posto al nuovo, così come anche indicato dal voto per il Parlamento europeo. La fretta di chiudere le cose in sospeso, senza volersi inimicare nessuno, potrebbe considerare solo le pressioni dei poteri nazionali (Italia, ringalluzzita dall’affermazione elettorale degli amici di Ita, presenti in governo e opposizione nazionali) ed internazionali (Iata).

Insomma, le tariffe per volare sono alte, aumentano di più in questi giorni e la prospettiva è sconfortante, ché senza concorrenza si lavora solo per aziende che si trasformano in baracconi oligopolisti e monopolisti.

Vincenzo  Donvito Maxia – presidente Aduc

 

1 – https://www.aduc.it/articolo/ita+airways+oligopoli+bene+antitrust+europeo_37620.php

2 – https://www.aduc.it/articolo/grande+economia+contro+consumatori+caso+voli+aerei_37662.php

3 – https://www.ttgitalia.com/compagnie-aeree/walsh-ita-non-puo-sopravvivere-senza-le-nozze-con-lh-MI19885801