Al via la sesta edizione di InCastro Festival con progetti speciali, prime nazionali e performance site specific nella splendida cornice del borgo di Castroreale (Me)

E’ tutto pronto a Castroreale (Messina) per la sesta edizione di InCastro Festival, l’evento site specific che fonde danza, musica e paesaggio, che si svolgerà dal 13 al 21 luglio.

Il festival, con la direzione artistica di Giorgia Di Giovanni e Pierfrancesco Mucari e la direzione generale di Danila Blasi, è sostenuto da: Ministero della Cultura, Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Comune di Castroreale, Unione dei Comuni – Valle del Patri e Comune di Ficarra.

Il tema di quest’anno, Torace è un omaggio al monte sul quale sorge lo splendido borgo di Castroreale, ma è anche lo spunto per incrociare metaforicamente temi attuali con il concetto di ciò che osserva e vive il torace, titolo e filo conduttore di quest’anno. E, proprio in questi giorni, nel centro nebroideo è in programma una residenza creativa a cura di Emanuela Serra & Alessandro Pallecchi di Balletto Civile in collaborazione con la Woodbury University – School of Architecture di Los Angeles: un viaggio nell’ingranaggio del respiro che confluirà nell’evento Torace in programma il 15 luglio.

Sabato 13 luglio, aprirà il festival l’installazione sonora Favole senza età (produzione Teatro dei Venti), in programma in Piazza delle Aquile alle 17.45: un laboratorio creativo ideato da Oxana Casolari e Cesare Trebeschi che realizza un progetto di racconto e di ascolto, un esercizio di “grammatica della fantasia”, che raccoglie le voci degli ospiti della Casa di Riposo Santo Spirito di Pergine Valsugana (TN) e della Casa Residenza per Anziani SG Bosco di Modena, per costruire insieme una narrazione collettiva. Gli anziani hanno lavorato su due favole di Gianni Rodari, “Il semaforo blu” e “A sbagliar le storie”, e infine, ne hanno creata una insieme ai formatori del Teatro dei Venti, partendo dalle loro memorie personali e dalle fiabe ascoltate da bambini.

A seguire, alle 18.30, andrà in scena Io sono, realizzato dalla Compagnia Ego Magis, con la regia Giorgia Di Giovanni e Giovanna Manetto. La performance è la tappa finale di un percorso artistico e di inclusione che alcuni utenti, con diverse disabilità, del centro ANFFAS di Messina hanno svolto nel laboratorio permanente di danzaterapia e teatroterapia curato e diretto dalle stesse registe dal 2023. L’idea nasce e si sviluppa dalla messa in scena, lo scorso anno, dello spettacolo Io sono Pinocchio al Teatro Vittorio Emanuele di Messina.

 

Alle 19.00, in Corso Umberto I, la performance partecipata di Mauro Cappotto vedrà protagonisti i Nuciddi ‘gnazzati, un dolce della tradizione popolare di Ficarra, che saranno offerti al pubblico in degustazione insieme ai tipici Biscotti Castriciani.

Sempre in Piazza delle Aquile alle 21.00, è in programma la prima nazionale del progetto speciale Perpetuo di e con Edoardo Sgambato (produzione Zerogrammi): la performance nasce in occasione dei 700 anni da quando Federico II d’Aragona conferì a Castroreale il titolo di Città Demaniale. Una rivisitazione in chiave contemporanea della figura del saltimbanco in epoca medievale che indaga l’incontro e la contaminazione tra la danza e il circo contemporaneo con l’obiettivo di condividere un attimo di poesia e meraviglia con le persone nelle piazze delle città.

 

Nella serata di domenica 14 luglio alle 19:00 al Duomo ci sarà l’installazione ambientale Jukebox letterario di Mauro Cappotto: un progetto avviato nel 2014 a Ficarra (ME) presso la Stanza della Seta (space for contemporary artists in the specific site) con l’idea di animare lo spazio dedicato ai caffè letterari, utilizzando un display come il jukebox che ha segnato la storia dell’intrattenimento pubblico nei bar, una macchina dei sogni in grado di attirare l’attenzione e divulgare percorsi di valorizzazione della poesia del novecento e contemporanea.

 

Alle 21:00 in Piazza delle Aquile andrà in scena la performance di e con Giovanna Velardi Autobiografia Ceci n’est pas une / mon autobiographie (produzione Pindoc – coproduzione Triangolo Scaleno Teatro/Teatri di Vetro): Che cos’è un’autobiografia? Quali sono le traiettorie che consentono di attraversare – nel tempo scenico di un dispositivo – una produzione artistica ventennale? Quali i dati reali, quali le finzioni.

Cosa c’è di vero e cosa viene falsato dalla memoria e dalla condizione performativa. Tra performance e auto-documentario, l’unico dato reale rimane il corpo dell’artista, ostinatamente in scena, unico generatore di un proprio vocabolario, di ogni immaginario. Deposito organico.

Lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 20.00, dalla presentazione, a cura di Valeria Vannucci, del libro Il cuore articolare – Un dispositivo coretico, di Vincenza Di Vita, edito da Mimesis. Il volume è un excursus sul lavoro della coreografa Giovanna Velardi e sul suo metodo del cuore articolare.

 

A seguire, alle 22:00, è in programma I’m not Hero di Emanuela Serra e Alessandro Pallecchi (produzione Balletto Civile): Uno spazio vuoto e due corpi. L’ inizio di un western contemporaneo. Una riflessione psichedelica sulla società, sul ruolo del potere, sul destino della libertà. Un lavoro immaginifico con un’unica urgenza, quella di stare in relazione e di indagare cosa comporta farlo. I corpi sono attenti, il materiale fisico è danzato prepotentemente con partiture continue che si alternano a momenti di rarefazione, in cui affiorano le domande. Usare il corpo è, per scelta, la nostra risposta politica e identitaria, non abbiamo altra scelta per stagliarci su questo sfondo.

 

Lunedì 15 luglio avrà luogo Passo in theta, una camminata in cuffie di Leonora Civiletti che si svolgerà in due momenti: alle 18:00 nell’Arena Castiglione per bambini e ragazzi e alle 19:00 in Piazza Santa Marina per gli adulti.

 

Alle 20:00 in Piazza Perroni Paladini è in programma il progetto speciale Torace (produzione Vento di scirocco, in coproduzione con Balletto Civile e in collaborazione con Woodbury University di Los Angeles – School of Architecture): una Performance itinerante site – specific di e con Emanuela Serra e Alessandro Pallecchi, con musica eseguita dal vivo da Piefrancesco Mucari che esplorerà il rapporto tra corpo, spazio urbano e respiro. Il borgo di Castroreale sarà utilizzato come fosse un’oasi in cui abbassare il nostro metronomo interiore, uscire dal ritmo frenetico delle nostre vite e utilizzare il respiro come ascolto di noi stessi e degli altri.

 

Un altro progetto speciale andrà in scena alle 21.00 in Piazza delle Aquile, con Danilo Smedile, che sarà protagonista di Essere – Beating to be (produzione Vento di scirocco –  coproduzione Index) con musica dal vivo di Cristiano Calcagnile: esplorare il proprio essere, attraverso segni e tracce che si svelano nel dialogo con lo spazio negativo.

Una combinazione di elementi ricca di dinamiche inaspettate. Un invito alla scoperta personale, per stimolare la riflessione e aprire i canali della percezione.

Questo nucleo di lavoro, nasce dal desiderio di continuare la ricerca artistica sulla relazione tra corpo e suono. L’obiettivo è quello di costruire attorno al corpo una partitura di movimenti, stati e sensazioni dove ogni elemento possa prendere forma gradualmente, dove ogni segno diventa una traccia per la costruzione drammaturgica e coreografica all’interno di uno spazio in divenire.

 

Martedì 16 luglio alle 21.00 in Piazza delle Aquile si svolgerà la prima nazionale di Troisième Nature – outdoor, coreografato e interpretato da Florencia Demestri e Samuel Lefeuvre: con questo spettacolo i due performer cercano di allontanarsi dagli

automatismi antropocentrici nella ricerca del movimento. Puntano sulla possibilità di tradurre attraverso il corpo movimenti non umani, persino non viventi. Al centro di un allestimento circolare attorno al quale il pubblico è seduto, ricompongono un corpo sensibile non anatomico, costituito da una superficie specchiante che accompagna gli spettatori in un viaggio attraverso la casualità delle forme.

 

A seguire, alle 22.00, andrà in scena AeReA (produzione: VAN, con il supporto di Premio Hermès Danza Triennale Milano) di e con Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi: AeReA è la prima parte di un dittico che si articola attorno ad un oggetto sin dal principio impiegato per manifestare appartenenza e separazione, marcando il distinguo tra un ipotetico noi da loro. La bandiera. In costante prossimità, come facenti parte di un’unica anatomia, umani e bandiere compaiono da un fitto buio, lasciando solo a loro la possibilità di manifestarsi in immagini. Le bandiere di un grigio argenteo, si presentano ripulite da stemmi, simboli, sino a raggiungere la loro essenza plastica. Un punto zero privo di connotazioni in cui tutto può emergere, cominciare o sparire.