Trento – Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, è andato dritto per la sua strada e ha portato a termine la sua guerra contro KJ1, l’orsa coinvolta un paio di settimane fa in un incontro con un turista mentre aveva i suoi 3 cuccioli al seguito. Dopo che, su ricorso di LNDC Animal Protection, il TAR di Trento aveva sospeso per ben due volte le sue ordinanze per l’uccisione di KJ1, Fugatti ha emesso un decreto presidenziale sempre con lo stesso obiettivo. E lo ha pubblicato quasi a mezzanotte, sperando che gli attivisti non se ne accorgessero e fuori dall’orario di lavoro dei magistrati del TAR. Alle prime luci dell’alba, poi, ha dato esecuzione al decreto e l’orsa KJ1 è morta per mano di un’amministrazione provinciale spietata.
“Sapendo le intenzioni della PAT, siamo rimasti vigili e infatti abbiamo immediatamente intercettato questo nuovo provvedimento emesso da Fugatti. Alle 2 di notte abbiamo depositato la nostra impugnazione al TAR nella speranza che la Presidente Farina concedesse nuovamente la sospensione come fatto nelle ultime due occasioni. Nonostante il parere “non negativo” che Fugatti ha ottenuto dell’ISPRA, restava da applicare il principio della proporzionalità e quindi dovevano essere prese in considerazione misure alternative all’uccisione di KJ1. A questo punto, visto che Fugatti non rispetta le decisioni della giustizia amministrativa, ci rivolgeremo alla Procura con una denuncia penale e avvieremo una nuova richiesta di risarcimento dei danni, come già fatto per l’orso M90, in quanto non ci è stato consentito di ottenere una tutela giurisdizionale di KJ1 in violazione dell’art. 113 della Costituzione”, commentano gli avvocati di LNDC Animal Protection Michele Pezone e Paolo Letrari.
“KJ1 è stata giustiziata in modo arrogante e vigliacco, approfittando del fatto che era radiocollarata. Questo strumento, che consentiva di conoscere la sua posizione, poteva essere usato per interdire facilmente alle persone le zone da lei frequentate. Invece, come prevedevamo, questo sistema è stato utilizzato da Fugatti per ucciderla con più facilità. Il comportamento di Fugatti è semplicemente vendicativo e il fatto che abbia fatto tutto di notte, quando non è possibile rivolgersi al TAR, è indicativo della paura di ricevere un’altra sospensione. La legge prevede che le decisioni delle amministrazioni possano essere contestate facendo ricorso, ma sottrarsi a questo orchestrando tutto di notte è inaccettabile in una democrazia. Oggi abbiamo perso tutti. Ha perso KJ1 pagando con la sua vita. Ha perso l’ambiente. Ha perso lo stato di diritto”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.