Match-fixing: nel mese di luglio 138 casi di scommesse sospette. In aumento i casi in eventi in cui sono impegnate le donne

Sports Integrity Team e la University of New Haven hanno lanciato una nuova newsletter riguardo il fenomeno del match-fixing in tutto il mondo. A curarla sono Francesco Baranca, persona con grande esperienza nel campo e consulente di Sports Integrity Team, il professore Declan Hill, esperto di gestione del rischio, antiriciclaggio e nella sua carriera ha dedicato un libro sull’argomento “The Fix: Soccer and Organized Crime” e Chris Rasmussen (Director of Financial Crime Prevention Advisense).

 

In questo primo report, riguardante il solo mese di luglio, emergono 138 casi di scommesse sospette. Il numero più alto è in Sud America con 47 alerts (44 nel calcio e 3 nel basket), segue l’Asia con 46, mentre in Europa ce ne sono stati 42. In Nord America sono state 3 le segnalazioni.

 

Lo sport più colpito da questo fenomeno è il calcio con 111 alerts, seguito a grande distanza dal basket a 11. Il cricket chiude questo podio negativo con 5 segnalazioni. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa ‘Agimeg’.
Baranca ha poi puntato i fari su un particolare caso in Finlandia. Secondo l’esperto, un club di calcio finlandese è attualmente sospettato di essere coinvolto in uno schema di partite truccate su larga scala. Baranca afferma che i modelli delle quote di scommessa e gli eventi delle partite in numerosi incontri di una squadra che gioca nella terza divisione finlandese (Kakkonen) possono essere spiegati solo con attività criminali. Sostiene che la manipolazione è effettuata da professionisti e ha generato oltre un milione di euro per l’organizzazione che ne è responsabile.

 

Questo problema – sottolinea Baranca – si estende oltre un singolo club, coinvolgendo giocatori e associati legati ad altri club nella terza e quarta divisione (Kolmonen), con questi club sparsi in tutta la Finlandia. La Federazione Calcistica Finlandese (Palloliitto) è a conoscenza delle attività sospette e sta monitorando alcuni club. In questo periodo non sono offerte scommesse sulle partite del club sospettato, ma la maggior parte delle scommesse dubbie avviene su mercati semi-legali al di fuori della Finlandia, in particolare in Asia.

 

Baranca suggerisce che impedire che le partite sospette vengano messe in palinsesto dalle società di scommesse è cruciale, poiché la manipolazione non è possibile se non sono disponibili scommesse. Viene evidenziato il ruolo dei “dataskouts“, individui che forniscono dati in tempo reale delle partite alle società di scommesse. Questi scout, che possono operare in modo discreto, sono essenziali per le scommesse live e quindi giocano un ruolo nel permettere la manipolazione. In altri paesi, come l’Ucraina, abbiano affrontato problemi simili rimuovendo i dataskouts dagli stadi e bloccando le scommesse sulle partite manipolate.

 

Tuttavia, implementare tali misure in Finlandia è difficile a causa della natura basilare degli eventi delle partite delle divisioni inferiori e della difficoltà nel monitorare tutti gli spettatori. Il legame tra dati e scommesse è ulteriormente illustrato da esempi di “partite fantasma“, in cui vengono piazzate scommesse su partite inesistenti, evidenziando l’importanza dei dati per i mercati delle scommesse. Baranca critica le società di dati per aver facilitato le frodi nelle scommesse fornendo dati su partite sospette sia alle associazioni sportive che alle società di scommesse. La Federazione Calcistica Finlandese vende i diritti dei dati per varie leghe e squadre nazionali, indicando il valore finanziario di questi dati per club e associazioni. Tuttavia, il problema persistente della manipolazione delle partite attraverso frodi nelle scommesse rimane una sfida complessa da affrontare.

 

Francesco Baranca, intervistato da Agimeg, ha commentato così questi dati: “Abbiamo analizzato i dati di scommesse del mese di luglio e sono emersi 138 casi sospetti. Il che è molto preoccupante anche perché si tratta di un periodo in cui molte competizioni sono ferme per la pausa estiva. Inoltre, segnaliamo che molti di questi casi di match-fixing provengono da eventi in cui sono impegnate le donne. Dunque, se vogliamo davvero difendere lo sport femminile dobbiamo attuare delle politiche efficaci per contrastare questo fenomeno”.

 

“A mio avviso, partite amichevoli, delle giovanili o campionati minori non dovrebbero essere messi a disposizione dai provider. Tutto nasce da lì: senza gli scout sul campo dei provider sarebbe impossibile per i bookmaker offrire alcuni eventi sportivi e il fenomeno del match-fixing sarebbe eliminato alla radice, con conseguente riduzione dei volumi per il mercato illegale”.