Emanuela Interlandi, Salina Art, di origini siciliane, consegue la maturità scientifica, bizzarro per una personalità che poi la vede appassionata nello studio delle lingue straniere, delle diversità culturali, del marketing, ma con un occhio costantemente rivolto alla bellezza, nonché all’arte nelle sue svariate espressioni.
Dopo diversi impieghi e sogni pronti a uscire dal cassetto, Emanuela decide di fare una vacanza nelle Marche, per l’esattezza a Fano “città della fortuna”, trasformando il biglietto di quel viaggio in modalità “solo andata”, trasferendosi definitivamente in quel luogo che preannunciava fortuna.
Scopriamo la sua mission
Negli anni, Emanuela lavora nel mondo dell’ospitalità, ma a un certo punto in preda alla curiosità, come costante ricerca di sé stessa e di nuovi obiettivi, si trasferisce a Roma, dove vi rimane per tre anni, tuttavia gli eventi decidono di farla ritornare nelle Marche.
Qualcosa nel frattempo iniziava a farsa più nitida, quella sensibilità consapevole, come motore d’innesco per creare e tentare di trasmettere qualcosa che non era limitata a degli schemi di impiego ordinario… fino al giorno di Natale quando il fratello Vincenzo, le regala una scatola misteriosa, scartandola all’interno scopre una tela, un cavalletto, dei tubetti di colore e sette pennelli!
Saper cambiare prospettiva è un grande privilegio della vita
Con stupore, incredulità, curiosità e timidezza, e se vogliamo con un briciolo di lungimiranza, Emanuela scarta il suo “dono” e inizia a esplorare questa dimensione che si rivela sin da subito magica, onirica e a tratti mistica. In maniera autodidatta, del tutto istintiva o intuitiva capisce presto di aver trovato la sua libertà luminosa, ma non accecante. Presto viene notata da artisti, curatori d’arte e giornalisti, per la sua maniera, perfettamente armonica e vibrante nelle cromature, ma al tempo stesso audace nel modo di dipingere e raccontare tematiche attuali, connesse alla sfera delle emozioni, presenti in ognuno di noi.
Emanuela, Salina Art, ha lo scopo e il desiderio di creare un “processo” mirato alla trasformazione e purificazione delle varie emozioni: osservarle da vicino, senza sprofondare né sfuggire, bensì viverle come parte necessaria alla propria evoluzione personale.
“W gli spigoli che con arte, gentilezza e perseveranza danno forma a qualcosa di morbido e talvolta colorato”.
Gli artisti sono temuti perché possono essere dirompenti
Emanuela è una magnifica bellezza che produce bellezza. Un’artista che attraverso le sue tele trova il senso della vita per raggiungere quella felicità che ognuno di noi declina in maniera differente. Un approccio concettuale, che attraversa tutte le sue opere, e che nasce dalla voglia di raccontare un’esperienza, una storia, un’emozione. Il suo brand si chiama SALINA Art, nato nel vissuto di una donna siciliana trasferitasi nelle Marche, Fano, per la precisione, che ritrova nell’Arte un percorso che conduce al benessere, alla pienezza che deriva dalla dedizione e dalla passione che si ripone in ciò che si ama.
Dedicarsi tempo
Immergersi nei colori dell’Arte ha infatti consentito a Emanuela di liberare quei pensieri rinchiusi in una quotidianità in cerca di obiettivi. Pennellare magicamente su una tela bianca – per trasporre visioni e ispirazioni – ha permesso alla sua vena artistica di esprimersi e dare forma a una creatività piena di luce e sfumature. Uno slancio che nasce dalla materializzazione di un unico sogno: trovare la propria identità e raccontarla agli altri attraverso segni istintivi che sprigionano sentimenti. Perché “quando i sogni trasformano sospiri in respiri”, ecco che le vibrazioni possono trovare spazio su una tela che racconta un viaggio, dove la protagonista è una donna con una grande voglia di vivere e un entusiasmo contagioso. Una ragazza che pian piano cresce, spinta dalla continua ricerca del proprio flusso. Fin quando non scopre che c’è un fuoco che arde e che può trasformarsi in quell’espressionismo astratto che caratterizza le sue Opere.
Regola numero uno: seguire il cuore
Del resto, la grinta ce l’ha nel Dna, nell’essere curiosa, l’orgoglio di essere figlia del sole e del mare, di essere diversa ma al tempo stesso, unica. L’Arte è stata per Emanuela quell’attrazione fatale, mai superficiale. È così che riscopre se stessa. È così che il valore della vita viene trasferito in un Arte che si alimenta di stati d’animo, pensieri, immaginazione. Di più. E’ ascoltare le voci dell’anima, un allenamento per quella felicità che quotidianamente tutti ricerchiamo. Con Salina Art, vuole dimostrare come è possibile illuminare la propria vita attraverso i sogni. Un messaggio che oltrepassa ogni opera, dove creatività e fervore si fondono per dar vita a molteplici prospettive di positività. Non nascondiamoci dietro un dito. La storia di questa magnifica bellezza che produce bellezza ci riporta alle favole che divoravamo da bambini… Quei sogni innaffiati ogni giorno al riparo del vento e dei bruchi; pazienza e dolore che accompagnano la crescita e che alla fine ci aiutano a tenere duro per far sì che, uno dei tanti sogni, si trasformi in realtà. La vita alla fine si riduce all’essenziale, parola tutt’altro che banale e che Emanuela ha trasformato in Arte. Nei suoi quadri ritroviamo quella carica che vuol dire essere, in un tempo in cui siamo presi in un turbinio di apparire e bisogni indotti. Dipinti che trasmettono amore al cuore.
Come la riserva marina è la nostra vita, l’Arte è il nostro battito cardiaco, quello di ogni persona che crea emozioni
Epperò, ogni artista ha la propria arte e il suo stile. Un’opera d’arte è personale o almeno lo dovrebbe essere. Le opere vengono giudicate attraverso il filtro delle proprie emozioni, quindi ciò che è arte per uno può non essere arte per l’altro. Ma, pensateci bene, l’obiettivo finale dell’arte è far ragionare. L’arte è innanzitutto conoscenza e per quanto da un certo punto di vista anch’essa sia strettamente legata alla vendita, non è quello l’obiettivo primario che un’artista si pone quando si mette al lavoro. Emanuela interpreta la realtà, esprime un pensiero, contribuisce a formare una coscienza. La vera arte ci insegna ad avere idee proprie, a costruire un personale pensiero critico. Il linguaggio dell’arte è universale. Non esistono lingue o barriere. Dunque? Dunque, Emanuela è una magnifica bellezza che produce bellezza. Un’artista che attraverso le sue tele trova il senso della vita per raggiungere quella felicità che ognuno di noi declina in maniera differente. Come fa la gente comune nella quotidianità, raramente eroica. Non trovo nulla di più affascinante.