Archiviata l’era “cassonetto rifiuti” il 21 maggio 2021 con l’eliminazione dell’ultimo (?), Messina, o meglio il sindaco Cateno De Luca, celebrava un risultato storico: era la prima Città Metropolitana del Sud Italia ad avere il servizio porta a porta esteso interamente in tutta la città. La data fu resa storica dalle foto e dai video in cui il sindaco festeggiava con attorno i suoi fedelissimi mentre la comunità si domandava se davvero quella di De Luca fosse la scelta giusta.
Detto tra noi, l’onorevole Cateno, potrebbe raccontare qualunque sciocchezza e venderla per buona: il talento commerciale non gli manca, la fantasia nemmeno. Può piacere o no, ma è lui il “mercante” numero uno di posti e poltrone dei nostri tempi, quasi si trattasse della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù descritta nei Vangeli. Anche per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti non ha badato a spese nè a uomini. Una per tutti è la Messinaservizi Bene Comune S.p.A. società “in house providing” a socio unico Comune di Messina che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, la pulizia delle strade, delle spiagge, la raccolta porta a porta e altri servizi essenziali per l’ambiente, l’igiene e il decoro della città quali, la rimozione delle discariche abusive, la pulizia dei mercati, la scerbatura e la gestione dei centri di raccolta.
Con la società l’onorevole Cateno fissò l’obiettivo di raggiungere standards europei sui livelli di recupero di materia e di incrementare la raccolta differenziata del Comune di Messina. E non a torto il personale arruolato per tenere pulita Messina è un popolo che molti Paesi ci invidiano, “una macchina di intervento bene organizzata, in grado di ridurre al minimo il tempo che intercorre tra il deposito dei rifiuti dei cittadini nei mastelli e lo smaltimento”. Di più. Messinaservizi Bene Comune è un organizzazione che può contare su grandi professionalità e sulla partecipazione capillare dei moltissimi operatori ecologici.
Ciononostante, il problema dei rifiuti a Messina appare tutt’altro che risolto vanificando così l’opera meritoria dei dipendenti di Messinaservizi. E per i cittadini, infatti, la colpa è delle scelte fatte al tempo da Da Cateno De Luca e poi confermate dal suo pupillo Federico Basile. In pratica per gran parte dei messinesi da quando sono stati tolti i cassonetti, la spazzatura è cosa loro: la città è piena di piccoli carrellati, molti dei quali davanti alle attività commerciali – non tutti i condomini sono muniti degli spazi all’aperto dove porre i carrellati – con tutto quello che ne consegue dall’igiene alla puzza; dalle blatte ai topi.
Chi sanifica i mastelli? Chi deve evitare che il percolato che si origina prevalentemente dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti, o dalla decomposizione degli stessi fuori esca sul terreno o nei condomini dove giocano i bambini, visto che è potenzialmente pericoloso per l’ambiente? Con la soluzione che anche esteticamente Messina è peggiorata, più brutta di prima. Al punto che più di una famiglia sostiene che la città era più vivibile con i cassonetti. E così ci chiediamo: De Luca & Basile sono veramente consapevoli del valore di un gesto semplice come la raccolta differenziata? Cateno & Federico dovrebbero fare di più? Ovvio. Non soltanto i messinesi versano una valanga di soldi al Comune; ma costituiscono la roccaforte elettorale dell’armata De Luca.
Se gli aiuti per una Messina bene di tutti e non solo loro non dovessero arrivare, la spiegazione sarebbe una sola: ci hanno preso per i fondelli, alla grande. Potrebbe essere l’inizio della fine della favola di Cateno, tra complicità e fastidio, infatti corre una linea sottile: chi la supera precipita. E qui che si gioca il futuro di Cateno & Federico. E non a caso non sono mancate le polemiche sull’eccessivo protagonismo di Cateno De Luca che a parole sostiene che vuole salvare Messina dai barbari e nei fatti l’affossa con scelte controfirmate da Basile che mettono in difficolta le famiglie: dai rifiuti dentro le abitazioni e i condomini, all’acqua che non fuoriesce dai rubinetti. Forse un po’ troppo. Fuori dai denti: la salute pubblica e la raccolta dei rifiuti sono priorità importanti per una città a rischio come Messina e proprio per questo bisogna preservarla da ogni controversia, permetterle di essere amica dei cittadini e pronta per ogni situazione critica.