Rca, continua la stangata: le proposte di Confconsumatori

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Un’indagine dell’Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha rilevato che, per i contratti sottoscritti nel mese di luglio 2024, il prezzo medio delle polizze per responsabilità civile auto è di 416 euro, in aumento su base annua del 7,4% in termini nominali (+6,1% in termini reali), in accelerazione rispetto all’incremento annuo registrato a giugno (+6,2% in termini nominali, +5,4% in termini reali). Inoltre tutte le province italiane registrano incrementi di prezzo, compresi tra il +3,1% di Pesaro e Urbino e il +11,0% di Roma. 

 

Per Marco Festelli, presidente nazionale di Confconsumatori, e Antonio Pinto, responsabile nazionale dell’associazione per il settore banche e assicurazioni, «si tratta di un dato ancora una volta superiore alla crescita media dei prezzi al consumo che, peraltro, non ha alcuna giustificazione economica ma comporta esclusivamente ulteriori guadagni aggiuntivi per i colossi del settore assicurativo che nel 2023 hanno dichiarato utili record».

Per Confconsumatori «innanzitutto occorre avviare un’attenta analisi per escludere l’ipotesi che le compagnie adottino aumenti della Rca, polizza obbligatoria, per coprire eventuali future perdite su altri rami, come ad esempio quello della casa in cui il comparto assicurativo lamenta, per il momento solo a parole visti i bilanci complessivamente eccellenti, delle perdite per incrementi ad esempio degli eventi atmosferici».

Per finire Confconsumatori auspica che «finalmente Governo e Parlamento avviino una fase di completa revisione del sistema Rrca confrontandosi innanzitutto con i rappresentanti degli assicurati, cioè le associazioni dei consumatori, mettendo in secondo piano le istanze delle imprese assicurative».