«8 aggressioni nelle ultime 72 ore: l’emergenza violenza contro i nostri professionisti sanitari non aveva mai raggiunto, negli ultimi 10 anni, livelli di tale gravità, sia nei numeri, sia nella brutalità degli episodi.
Apprendiamo in queste ore della sinergia Ministero della Salute-Viminale, con Schillaci che si è fatto promotore, presso il Ministro Piantedosi, di attivare la flagranza di reato.
L’arresto immediato dell’aggressore, che può avvenire anche grazie all’uso di telecamere, rappresenta certamente un passo più che giusto, ma non risolve affatto il problema alla radice.
Occorre arginare drasticamente i fenomeni criminali prima che avvengano.
E’ necessario che l’aggressore si accorga della presenza dell’agente di polizia e che quest’ultimo intervenga al primo segnale di rabbia e di aggressività.
Solo così raggiungeremo l’obiettivo sperato, il traguardo che tutti ci poniamo, ovvero diminuire drasticamente il numero delle violenze che è salito a livelli vertiginosi, mai registrati prima.
Ogni giorno, attraverso i nostri referenti regionali, abbiamo riscontro dello stato d’animo dei nostri professionisti sanitari e possiamo affermare con certezza che il clima di paura, angoscia e terrore è aumentato in modo esponenziale.
Sono in tanti coloro che si chiedono se vale davvero la pena andare avanti.
E’ necessario pertanto un piano risolutivo per difendere infermieri e medici: e la soluzione può essere solo una, come da noi indicato più volte.
Presidi di agenti di polizia 24 ore su 24 in tutti quegli ospedali a rischio, in quelli con maggiore bacino di utenza e già tristemente noti per numero di aggressioni. E’ l’unica soluzione possibile per contrastare questa vera e propria emergenza sociale».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, Sindacato Nazionale Infermieri.