SECONDO WEEKEND DELLE VIE DEI TESORI A MESSINA

Una sorpresa aggiunta in corsa: da sabato si potrà infatti visitare la Cappella delle Reliquie nel Duomo. Questa settimana apre le porte anche l’attesa Prefettura, e si può partecipare a un passeggiata attraverso i vigneti di Itala raggiungendo la delicata chiesa arabonormanna dei santi Pietro e Paolo che risale al 1093:con l’Abbazia di Santa Maria di Mili e la SS. Annunziata dei Catalani,  fa parte del circuito di Italia Romanica.

 Le Vie dei Tesori riserva sempre qualche sorpresa, e stavolta è veramente da non perdere: al programma già annunciato si aggiungono infatti, per questo e per il prossimo weekend – 21 e 22 poi 28 e 29 settembre -, la preziosissima Cappella delle reliquie e l’antico cunicolo che conduce nel cuore della Cattedrale. Fu il cavaliere catalano Sancho de Heredia a voler consegnare nel 1437 alla più importante  basilica  di Sicilia, la sua raccolta di reliquie (anche le calotte craniche dei tre santi, Alfio, Cirino e Filadelfio) che gli erano state donate da re Alfonso il Magnanimo. Da allora sono state custodite in questa piccola ma preziosa cappella posta nel cuore del monumentale altare del Santissimo Sacramento, uscito indenne sia dal terremoto del 1908 che dai bombardamenti del 1943. Si potrà percorrere anche l’antico cunicolo di collegamento con l’altare maggiore che porta ancora le tracce di un incendio devastante. La cappella sarà visitabile sia sabato (10-13 e 14-17.30) che domenica (15.30-17).

 

Il festival è dunque al suo secondo weekend, dopo un esordio dai numeri molto soddisfacenti, nonostante il maltempo. Alle visite inedite alla cappella si aggiungono naturalmente tutti gli altri luoghi, ma solo per questo finesettimana (sabato dalle 16 alle 18, domenica anche dalle 10 alle 13) si potrà visitare la Prefettura, tra i siti più attesi nelle ultime due edizioni. Bello, imponente, neoclassico ma con dettagli rinascimentali e preziosità liberty, il Palazzo del Governo di Cesare Bazzani è nato nel 1915 dopo il terremoto. Apriranno in esclusiva sale solitamente non disponibili al pubblico, come la stanza dello stesso Prefetto, la biblioteca e i salottini.

I siti disponibili sono 27, c’è una grande attenzione alla Messina medievale – i luoghi, le esperienze e le passeggiate su www.leviedeitesori.com dove si acquisiscono anche i coupon per le visite –  ma bisogna cogliere l’occasione al volo per visitare le collezioni dell’Università, visto che saranno aperte ancora solo questo finesettimana: nell’antiquarium, la preziosa collezione di maioliche siciliane dell’ingegner Cesare Zipelli; e il prezioso Museo della fauna del Dipartimento di Scienze veterinarie con i suoi reperti fossili. Ma se volete sapere cosa è una brogna (conchiglia usata dai pastori come tromba), dovete per forza raggiungere Gesso per il Museo degli strumenti popolari; oppure a Castanea delle Furie, il minuscolo I Ferri du Misteri, museo dell’arte rurale, contadina e marinara. Sempre fuori porta, soltanto sabato alle 15.30, si potrà seguire un percorso tra i vigneti per raggiungere la chiesa arabo normanna dei Santi Pietro e Paolo di Itala che risale al 1093, e fa parte del circuito Italia Romanica (che Le Vie dei Tesori divide con Fondazione Sardegna Isola del Romanico, Fondazione Lemine in Lombardia e InCollina in Piemonte); e non dimenticate di assaggiare prodotti locali di cantine e aziende lungo il tragitto. Fuori porta, affascinanti e valgono sul serio il percorso, anche la chiesa normanno-sveva di Santo Stefano a Salìce, e la chiesa e la pietra che la tradizione lega all’arrivo di san Paolo a Briga Marina. E si può raggiungere Pezzolo, molto conosciuta fino alla guerra per la coltivazione del baco da seta, oggi è un reticolo di viuzze, in pietra, rampe e scale, immersa tra uliveti secolari. Il prossimo weekend si aggiungerà anche il Teatro Vittorio Emanuele.