Una folla commossa ha partecipato al funerale. Tra i presenti anche il presidente della FIGC, l’ex presidente federale Matarrese e alcuni suoi ex compagni in Nazionale…
L’abbraccio della sua gente, l’ultimo commosso saluto all’uomo simbolo delle ‘Notti Magiche’. Migliaia di persone hanno gremito il sagrato della Cattedrale di Palermo, dove in mattinata si è svolto il funerale di Salvatore Schillaci. Ad accogliere il feretro, ricoperto dalla bandiera tricolore, dalla maglia della Nazionale e dalle sciarpe di Messina, Palermo e Juventus, cori e applausi e uno striscione con la scritta ‘Ciao Totò, figlio di Palermo!”.
Hanno voluto rendere omaggio all’eroe di Italia ’90 anche i rappresentanti delle istituzioni locali e diverse autorità del mondo sportivo e politico, dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla al presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal presidente del club rosanero Dario Mirri all’ex presidente federale Antonio Matarrese. E poi i suoi ex compagni in Azzurro Beppe Bergomi, Luigi De Agostini e Giuseppe Giannini, i calciatori del Palermo Matteo Brunori, Francesco Di Mariano (nipote di Totò) e Jacopo Segre, il direttore sportivo Morgan De Sanctis e il suo vice Giulio Migliaccio. Al termine dell’omelia, officiata dal parroco della Cattedrale Filippo Sarullo, l’uscita della bara è stata salutata da un lunghissimo applauso.
“Il calcio italiano si stringe attorno alla famiglia di Totò e alla città di Palermo – le parole del presidente Gravina – che oggi piange uno dei suoi simboli più autentici e più amati. Schillaci rimarrà per sempre una leggenda Azzurra e lo ricorderemo anche in occasione della prossima gara della Nazionale a Roma (Italia-Belgio il 10 ottobre, ndr), nello stadio che lo ha reso eroe delle ‘Notti Magiche’”.