Made in Italy fiore occhiello del Paese, Politica sostenga PMI

Roma- “Io rappresento la quarta generazione di un’azienda che ha ben 110 anni, e orgogliosamente cerchiamo di portare nel mondo il made in Italy, che è un po’ il fiore all’occhiello dell’Italia. È ciò che tutto il resto del mondo ci invidia e dobbiamo cercare di non snaturarlo, cercare di fare i passi giusti e portare il nostro know how e il saper fare in giro per il mondo”. A dirlo è Alessandro Marinella, general manager della storica azienda sartoriale E.Marinella, in occasione del convegno ‘Oltre un secolo di storia d’impresa italiana’ organizzato nella Sala della Regina della Camera dei deputati.

Cosa può fare la politica per le imprese italiane? “Sicuramente la maggior parte del potere aziendale italiano è composto da piccole e medie imprese, e quindi la politica può sicuramente sostenere le piccole e medie imprese- ha sottolineato Marinella- magari con sgravi fiscali o tante operazioni che possano permettere ad artigiani e piccoli imprenditori di investire in serenità, che è la cosa più complessa, per uno sviluppo sostenibile delle proprie aziende”.

 

Urso: Governo supporta chi produce, misure per breve e lungo periodo

“Oggi celebriamo una grande casa di moda fondata nel 1914 a Napoli dal capostipite Eugenio. Marinella rappresenta un simbolo della nostra tradizione artigiana, grazie all’eredità che si tramanda di generazione in generazione e incarna dal primo giorno l’arte e il buongusto del nostro Paese. L’amore per la qualità è stato il tratto che vi ha portato a crescere conquistando mercati internazionali fino a esporre al Moma di New York, raccogliendo apprezzamenti e ulteriore notorietà” hacommentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio inviato in occasione del convegno ‘Oltre un secolo di storia d’impresa italiana’ organizzato nella Sala della Regina della Camera dei deputati.

“Il Governo riconosce il valore di eventi come questo per raccontare le storie di successo di tanti imprenditori in grado di realizzare con impegno quotidiano prodotti di alta qualità, divenuti oggi sempre più sostenibili- ha sottolineato Urso- Siamo impegnati a rafforzare il nostro tessuto imprenditoriale attraverso numerose misure che guardano alle esigenze quotidiane e agli investimenti di lungo periodo affinché l’Italia possa continuare a offrire sul mercato mondiale l’esclusiva eccellenza”.

In questa operazione, ha proseguito il ministro, “siamo consapevoli che è necessario creare un contesto in grado di supportare chi produce, attirando anche le nuove generazioni in settori dove è essenziale unire tradizione e innovazione e rendere uniche e ineguagliabili le nostre creazioni made in Italy. I miei complimenti vanno in particolare a Maurizio e Alessandro Marinella, che con tradizione e passione guidano questa storica azienda verso il futuro senza mai perdere di vista il valore del passato. Concludo augurando a Marinella altri 100 anni di successi e rinnovato prestigio, continuando a portare alto il nome dell’Italia nel mondo con la medesima eleganza e raffinatezza che sempre contraddistinguono il marchio”, ha concluso Urso.

“Le aziende italiane dimostrano come più di una rivoluzione industriale sono state capaci non solo di affrontarle, ma di vincerle. Significa non avere paura del cambiamento, viviamo in un’epoca in cui dobbiamo affrontare i fantasmi dell’intelligenza artificiale. Si tratta di studiarli, di anticipare con la ricerca le possibili soluzioni e di applicarle come loro hanno fatto già in due rivoluzioni industriali del passato”, ha detto il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, in occasione del convegno ‘Oltre un secolo di storia d’impresa italiana’ organizzato nella Sala della Regina della Camera dei deputati.

Innovazione e sostenibilità come binomio vincente per la competitività delle imprese made in Italy: “Assolutamente sì, oggi abbiamo degli esempi, come nel campo delle api dove si è riusciti ad applicare un’innovazione in qualcosa che di più tradizionale non poteva esistere. Lo stesso per la liquirizia, o le cravatte che vengono fatte con le bucce d’arancia. Sono innovazioni di cui nessuno poteva pensare potesse esserci un’applicazione, e invece si dimostra che si può fare”.

Furgiuele: Made in Italy rappresenta eccellenze, da Governo grande attenzione

“Il made in Italy rappresenta quelle eccellenze che hanno saputo sfidare la globalizzazione, che hanno saputo raggiungere e oltrepassare il traguardo di un secolo di impresa italiana. Come? Attraverso il rapporto e il dialogo fra generazioni, e credo che alla base di questo ci sia stata fondamentalmente la capacità di far combaciare l’esperienza dei padri con la voglia dei figli di andare avanti con le proprie aziende. Sono delle eccellenze che stanno alla base del made in Italy e che hanno costruito il marchio del made in Italy, che è fra i primi tre più importanti al mondo e che noi vogliamo valorizzare con il nostro intergruppo”. Lo ha detto il deputato della Lega, Domenico Furgiuele, presidente dell’intergruppo Conservazione della Sartoria tradizionale italiana, in occasione del convegno ‘Oltre un secolo di storia d’impresa italiana’ organizzato nella Sala della Regina della Camera dei deputati.

Da parte della politica, ha spiegato Furgiuele, “c’è già stato un cambio di passo. Un Governo che destina un ministero al Made in Italy la dice lunga sull’attenzione che oggi chi governa questa nazione ha rispetto a un settore che probabilmente, a causa di una globalizzazione selvaggia e di un mercato che non è stato proprio attento, ha messo da parte ciò che derivava dalla tradizione e ciò che derivava dall’artigianato anche artistico di alta gamma e che ha segnato la storia del nostro Paese”.