NEL LAZIO DOVE NATURA E STREET ART SI INCONTRANO

Roma ispira sia con il suo passato glorioso che con le moderne espressioni artistiche, come le opere nascoste nei tronchi degli alberi di Andrea Gandini. Il noto scultore trasforma vecchi alberi tagliati e abbandonati ai bordi delle strade e nei parchi in opere poetiche, rendendo la città un luogo di continua scoperta artistica. Questo viaggio tra i colori dell’autunno e una forma di street art che valorizza la natura inizia dalle vie del centro storico fino ai paesini limitrofi, facilmente raggiungibili con una piacevole gita fuori porta.

La città di Roma brilla per i suoi grandi palazzi, piazze e opere d’arte, rendendola un vero e proprio museo a cielo aperto. Da ogni angolo del mondo arrivano turisti desiderosi di ammirare da vicino i quadri di Caravaggio, gli affreschi di Raffaello, le architetture di Bernini e le maestose sculture di Michelangelo. Roma è una città che deve molto al suo passato, ma che sa anche ispirare il presente, stimolando le nuove generazioni a liberare la propria creatività. Il viaggio nell’arte della capitale italiana non è solo un percorso a ritroso nei secoli, ma si estende fino ai giorni nostri, con i murales di San BasilioSan Lorenzo e Ostiense, e si allarga a tutto il Lazio con parchi e ville che ospitano opere moderne dal fascino unico. Se un tempo erano i grandi mecenati a dar voce al talento artistico, oggi sono la vita quotidiana, gli spazi aperti, la natura e la strada a ispirare gli artisti. Tra questi spicca il giovane scultore Andrea Gandini con il suo progetto “Tronchi Morti“, che trasforma alberi tagliati in opere d’arte.

Si tratta di un’iniziativa volta a trasformare i tronchi tagliati che si trovano lungo le strade in vere e proprie opere d’arte poetiche e uniche nel loro genere. Un po’ come un Michelangelo moderno, Gandini, classe 1997, libera la bellezza inespressa all’interno di tronchi e pezzi di legno, spesso rimasti dei semplici monconi a bordo strada. Le curve e le linee nascoste nei resti degli alberi si trasformano in capolavori capaci di comunicare alle persone un sentimento, un’emozione, un messaggio che parte dallo scalpello dello scultore e risuona nella natura. Andrea Gandini ha iniziato ad esprimere la sua visione artistica a 17 anni quando iniziò a scolpire la rimanenza degli abbattimenti di alberi in giro per la città di Roma. Ed è proprio una vera e propria caccia al tesoro tra i quartieri della capitale che porta ad ammirare alcune delle sue opere, diventate iconiche sui social al punto da essersi trasformate in uno dei tour più originali da provare nel Lazio.

Partendo da lontano, dalle città di Grottaferrata, Bracciano, Affile, Monterotondo e Lago di Vico raggiungibili con una piccola gira fuori porta perché distano circa un’ora dal centro di Roma, fino a luoghi vicinissimi al centro storico: tra cui i libri in Largo Ravizza, Tiberinus a viale Marconi, gli animali del Parco Volpi, il Bigiarelli del rione Prati, il leone a Piazza delle finanze, il bacio a Trastevere e il volto di via Marmorata. Questi sono solo alcuni dei personaggi che prendono vita tra le vie e i parchi, trasformando quello che viene percepito dai passanti come uno scarto in qualcosa da ammirare e fotografare: dai volti, agli animali, fino a piccoli villaggi arroccati, o ancora divinità, personalità storiche o persino labbra intagliate perché “gli alberi hanno molto da raccontare”, come sottolinea spesso l’artista. Per godersi a pieno questo viaggio, occorre camminare per le vie della città eterna, con uno sguardo attento e curioso, andando oltre le opere più note e soffermandosi sui dettagli che a volte sfuggono agli occhi dei passanti. Un viaggio da godersi con qualche giorno di vacanza, tra i colori dell’autunno, godendosi un po’ di relax e un soggiorno esclusivo all’FH55 Grand Hotel Palatino, comodissimo a tutti i servizi e in un’ottima posizione per godersi una piccola avventura nell’arte romana, classica e al contempo contemporanea.