Brindisi – Il coraggio di un imprenditore di Lecce, che ha avuto la forza di denunciare un tentativo di estorsione, ha portato all’arresto, da parte dei poliziotti della Squadra mobile di Brindisi e della Sezione investigativa del Servizio centrale operativo di Lecce, di quattro persone, appartenenti alla Sacra corona unita e esponenti del noto “clan dei mesagnesi”.
La vittima era stata avvicinata dai criminali che gli avevano imposto di corrispondergli la somma di 200mila euro e di assumere una persona di loro fiducia.
Gli investigatori, grazie all’uso di intercettazioni telefoniche, telecamere e servizi di appostamento e osservazione, hanno documentato tre incontri, presso l’abitazione di campagna dell’imprenditore, dove si sono svolti i tentativi di estorsione.
Il giorno prefissato alla consegna di una prima tranche del denaro, a fronte della mancata presentazione della vittima all’appuntamento, i quattro, inconsapevolmente monitorati dagli agenti, si sono recati al cantiere dove l’imprenditore stava lavorando, facendosi vedere a bordo di un auto con fare minaccioso e intimidatorio e, tramite un intermediario, lo hanno esplicitamente minacciato di consegnare il denaro entro la fine della giornata previo violente ritorsioni.