Messina, una città senza regole né merito…

Messina, una città senza regole né merito. In cosa consiste l’ipocrisia? E’ il fingere di avere a cuore una questione etica di grande attualità (pagare le tasse), quando in verità ciò che interessa è screditare gli onesti… Il buon Dio ci liberi dalla saccenteria spocchiosa che ha come finalità la distruzione dell’altro e mai la ricerca del bene…
“Restituite a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”.
Il denaro con l’effige e l’iscrizione di (“Tiberio Cesare Augusto, figlio del divino Augusto, Pontefice Massimo”) è dell’imperatore e a lui va restituito. Se il denaro appartiene a Cesare, tutto il resto (e particolarmente il popolo di cui i farisei si erano impadroniti) è di Dio.
Forse anche oggi vi sono persone che si impadroniscono dei propri simili con l’alibi di aiutarli a vivere meglio. Messina – Palermo (secondo me): Le “alleanze mobili e occasionali” puntualmente si ripresentano, non solo in occasione delle tornate elettorali, ma ogni qualvolta c’è da azzannare una “preda” per spartirsi poi il bottino o per poter sedere al tavolo di coloro che dopo la battaglia si presentano puntuali a incassare il premio che spetta loro. Come non pensare alla strana alleanza fra Erode e Ponzio Pilato: nemici giurati eppure solidali nell’eliminazione di Gesù?