IN ITALIA A TORINO NON SI PUO METTERE IN DISCUSSIONE L’ABORTO

Per i nazi-comunisti dei Centri sociali mettere in discussione l’aborto diventa un crimine. Non bisogna neanche poter discutere, è proibito. Sabato 12 ottobre presso il Collegio S. Giuseppe a Torino, una cinquantina di “guardie della rivoluzione” della Legge 194 hanno cercato in tutti i modi di impedire di svolgere un Convegno di Federvita con l’alto patrocinio della regione Piemonte, dal titolo, “Per una vera tutela sociale della maternità”.

Aberranti o raccapriccianti gli urli nei confronti degli organizzatori: “Obiettore, obiettore ti sprangheremo senza fare rumore”, hanno urlato davanti ai due ingressi del collegio San Giuseppe le manifestanti, facendo scudo con il loro corpo per evitare l’accesso ai partecipanti. Non sono mancate le consuete scritte sui muri, contro Adinolfi e l’assessore Maurizio Marrone, due relatori. La solita, “Cloro al clero”e altro. Don Salvatore Vitiello, giustamente su La Verità, (“La libertà secondo i centri sociali: si può abortire, non fare convegni”, 13.10.24, La Verità) sostiene che si arriva a questo estremo livello di odio, proprio per colpa di tanti cattivi maestri nelle scuole, nelle università, nei giornali e talvolta, perfino nella Chiesa! “E’ un odio alla vita stessa, malcelato dietro l’ideologica aggressione a chiunque osi anche solo criticare una legge, la 194/78 che non solo non è mai stata applicata integralmente, ma che si è trasformata in un vero “totem culturale. Comunque sia don Vitiello individua in queste violente manifestazioni abortiste un odio alla vita e, infine, un odio all’uomo ed è il segnale più inquietante di una cultura occidentale, giunta al capolinea. Vitiello cita la frase di Al Qaida dopo gli attentati di Madrid: “noi amiamo la morte, voi amate la vita”.

Hanno risposto alle domande di torinoggi.it (“Convegno degli anti-abortisti di Federvita bloccato dalle manifestanti femministe”, 12.10.24) l’assessore Marrone, che vede in queste aggressioni una vera e propria “spirale d’odio”. “Questi sono i frutti avvelenati delle menzogne e delle strumentalizzazioni, lanciate purtroppo anche da chi siede nei banchi delle istituzioni, contro misure che sono semplicemente di tutela sociale della maternità e di aiuto a madri in difficoltà”. Poi Marrone invita le Opposizioni: “PD, M5S, AVS a condannare almeno le minacce di morte e la violenza privata viste oggi O vogliono rendersi responsabili di questa spirale di odio?”. Mentre per Augusta Montaruli, c’è in atto una “Campagna d’odio preoccupante”Si sta sollevando un clima violento che rischia prima o poi di sfuggire di mano. Le minacce di morte sono un’avvisaglia preoccupante davanti alla quale mi auguro che tutti i partiti possano prendere una posizione chiara e forte“.

Mentre per l’opposizione è intervenuta, Sarah Disabato del Movimento 5 Stelle, che attacca duramente l’assessore Marrone e tutte le associazioni di aiuto alla vita che prendono soldi dalla Regione per poi minacciare le donne e farle sentire colpevoli di commettere un omicidio con l’aborto. MarioAdinolfi, chiamato in causa dalle attiviste pro-aborto chiede l’intervento del Quirinale. “Sono curioso di conoscere il progetto di chi mi contesta, di chi imbratta il muro della sua città per scrivere ‘Adinolfi aborto mancato’. Oggi a Torino un centro sociale violento che occupa abusivamente da anni uno stabile ha messo nero su bianco il progetto. Leggo i loro propositi, tralasciando ovviamente le minacce di morte personali. Si va da un ‘viscido cristiano nella bara ti mettiamo’ a ‘solo odio siete merda Federvita sottoterra’ al più classico ‘cloro al clero’. C’è chi ha descritto questa azione violenta liberticida che per ore ha impedito l’accesso in sala al convegno di Federvita come ‘presidio femminista’. A parte invertite l’avrebbero descritta come azione fascista. In quel centro sociale teorizzano la guerriglia urbana come atto politico. Il loro esplicito odio anticristiano lo scrivono nero su bianco e lo hanno messo in pratica oggi a Torino. Credo che tutte le forze politiche dovrebbero esprimere solidarietà a chi è stato impedito, io tra questi, a partecipare al convegno di Federvita per le intimidazioni del centro sociale Askatasuna e mi aspetto che il Quirinale intervenga contro l’odio anticristiano”. C’è stata anche la protesta da parte della ministra per la famiglia Eugenia Roccella

A Torino è andata in scena questa mattina l’ennesima manifestazione contro le donne e contro la loro libertà di scelta. Da tempo penso che la sinistra, oggi, nonostante i proclami, non voglia affatto difendere la legge 194, ma voglia cambiarla. Poiché però non ha il coraggio di dirlo apertamente, a uscire allo scoperto sono i centri sociali e i gruppi delle antagoniste, che mi rifiuto di chiamare femministe. Alla sinistra chiediamo da tempo di dire da che parte sta, se contro la legge 194, o a difesa della maternità come libera scelta“. Infine è intervenuta la  Diocesi di Torino, che auspica che si garantisca “il pluralismo culturale” “Esprimiamo sconcerto per l’attacco alla libertà di espressione del pensiero, garantita dalla Costituzione Italiana. Nel rispetto delle diverse opinioni, su un tema delicato come la difesa della vita umana, si ribadisce l’assoluto bisogno di garantire il pluralismo culturale“.

DOMENICO BONVEGNA

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