MILANO & MEMORIA: ECCO I NUOVI GIUSTI PER LA CERIMONIA 2025

Sono Bronisław Czech, Antonio Maglio, Harry Seidel, Dana ed Emil Zatopek, Khalida Popal, “atleti che hanno scelto il bene”. Il Sindaco Giuseppe Sala: “Hanno reso concreti e tangibili i valori che lo sport ha trasmesso loro, Milano è fiera di accoglierli al Giardino dei Giusti”. Le celebrazioni l’11 marzo al Monte Stella 

Milano – Sono Bronisław Czech, Antonio Maglio Harry Seidel, Dana ed Emil Zatopek e Khalida Popal le figure che verranno onorate come nuovi Giusti, nel 2025, al Giardino dei Giusti di Milano al Monte Stella.

Lo ha deciso l’Assemblea dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano – formata dalla Fondazione Gariwo, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e il Comune di Milano – che ha scelto anche il tema per le celebrazioni della Giornata dei Giusti dell’umanità 2025: “I Giusti dello sport. Storie di atleti che hanno scelto il bene”.

Nel contesto delle Olimpiadi invernali del 2026, che vedrà Milano al centro delle vicende sportive mondiali, la scelta di onorare atleti e personalità sportive nasce dall’idea che il Giardino dei Giusti di tutto il mondo del Monte Stella, da cui negli anni sono partiti messaggi forti sulla democrazia, la pace e i diritti civili, possa diventare punto di riferimento anche per i valori veicolati da questa importante rassegna.
Del resto, la celebrazione del 2025 cade in un anno particolarmente significativo, che include due importanti anniversari: saranno infatti ottant’anni dalla liberazione dei campi di sterminio nazifascisti e dalla Liberazione d’Italia, che vide Milano capitale della Resistenza.

La cerimonia per onorare i nuovi Giusti si terrà al Monte Stella l’11 marzo 2025, cinque giorni dopo la Giornata dei Giusti dell’umanità (6 marzo). Questa data è stata scelta per permettere una più cospicua partecipazione degli studenti delle scuole cittadine, che, come ogni anno, saranno i protagonisti dell’appuntamento.

“Milano è fiera di accogliere al Giardino dei Giusti i nomi di queste donne e di questi uomini che, attraverso le loro scelte di vita e la determinazione con cui le hanno portate avanti, hanno reso concreti e tangibili i valori che lo sport ha trasmesso loro: solidarietà, inclusione, altruismo, libertà – commenta il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Tra un anno e mezzo, Milano sarà al centro dell’attenzione del mondo grazie alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi invernali. Sarebbe un’occasione mancata se ci limitassimo ad attendere di assistere alle gesta dei campioni in arrivo da tutto il mondo per questo evento. Occorre accompagnare il percorso di preparazione a questo importante appuntamento con occasioni di riflessione che mettano in luce quanto lo sport sia fondamentale nella formazione, personale e comunitaria, degli individui, e quanti insegnamenti sia in grado di lasciare a chi lo pratica, lo segue, lo apprezza. Rendere onore ai Giusti dello sport il prossimo marzo è sicuramente una tappa fondante di questo cammino”.

“Ci sono storie straordinarie di atleti diventati simboli non solo per le loro capacità sportive ma anche per coraggio, solidarietà e per la loro dedizione agli altri e al bene – dichiara la Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi -. L’idea di ricordarli tra i Giusti alla vigilia di un appuntamento sportivo così importante per la nostra città, come le Olimpiadi Invernali del 2026, è molto bella. In particolare, le figure che dal prossimo anno faranno parte del Giardino di Milano hanno vissuto o vivono ingiustizie verso le quali il mondo non dovrebbe mostrare mai indifferenza. La Memoria ha una funzione educativa che è compito delle istituzioni custodire e valorizzare”.

“Lo sport può essere un campo di agonismo positivo e diventare fonte di valori importanti in questo tempo di guerre e di crisi – spiega Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo -. Pensiamo agli atleti che hanno salvato vite e difeso i diritti umani, ma anche all’attività sportiva come momento di inclusione per i migranti che arrivano nel nostro paese e come momento per ribadire le battaglie per la cittadinanza. E pensiamo a chi grazie allo sport supera ostacoli e raggiunge traguardi straordinari sfidando i pregiudizi, come accaduto durante le ultime paralimpiadi. Infine, con questi Giusti invochiamo un tifo positivo allo stadio, che non insulti e umilii la squadra avversaria. Onoriamo i Giusti dello sport perché siamo convinti che il loro esempio può essere una barriera contro l’odio”.