Migranti, lettera di EveryOne Group alla magistratura italiana

EveryOne Group, associazione internazionale per i diritti umani, ha recentemente espresso il suo sostegno ai magistrati italiani per il loro impegno nella tutela dei migranti provenienti da Paesi dove i diritti umani sono sistematicamente violati. In una lettera inviata ai giudici del Tribunale di Roma (XVIII Sez. civile, specializzata in diritti della persona e immigrazione) e all’Associazione Nazionale Magistrati, il co-presidente Roberto Malini ha espresso profonda gratitudine per l’azione della magistratura, che ha impedito la detenzione di migranti provenienti dall’Egitto e dal Bangladesh in Albania. Questi migranti rischiavano di essere deportati verso nazioni che Amnesty International, in numerosi rapporti, descrive come pericolose e in cui la repressione politica, la tortura e le violazioni dei diritti fondamentali sono all’ordine del giorno.

L’appello di EveryOne Group sottolinea un punto cruciale: il concetto di “paese sicuro” viene spesso manipolato da governi che cercano di semplificare il processo di deportazione di richiedenti asilo senza garantire il rispetto dei loro diritti fondamentali. Questa tendenza, purtroppo, ha visto l’Italia adottare una politica sempre più restrittiva nei confronti dei migranti, dimenticando i principi di solidarietà e protezione che sono alla base delle leggi europee e delle convenzioni internazionali.
Roberto Malini e EveryOne Group elogiano il coraggio morale della magistratura italiana, che ha saputo anteporre la giustizia e la legalità alla pressione politica. “I magistrati stanno operando secondo le leggi europee e un alto senso morale,” ha scritto Malini, aggiungendo che “deportare profughi già oggetto di persecuzione verso Paesi come l’Egitto e il Bangladesh sarebbe irresponsabile.”

Secondo Amnesty International, la situazione dei diritti umani in Egitto e Bangladesh è allarmante. In Egitto, il regime di Abdel Fattah al-Sisi continua a reprimere il dissenso politico con arresti arbitrari, torture e processi iniqui. Il Bangladesh, sebbene considerato da alcuni un rifugio per i profughi, è segnato da gravi violazioni dei diritti umani, che includono discriminazioni religiose, etniche e politiche, oltre alla violenza contro donne e minoranze.

L’appello conclude con un auspicio: che i magistrati italiani continuino a scegliere ciò che è giusto e non ciò che sarebbe più comodo, resistendo alla pressione di politiche anti-immigrazione che non tengono conto della dignità e dei diritti dei migranti. Questo impegno rappresenta un faro di speranza in un contesto europeo in cui la protezione dei diritti umani rischia di essere compromessa dalle esigenze di sicurezza.

In un momento storico in cui la difesa dei diritti umani richiede azioni concrete e coraggiose, EveryOne Group invita la società civile e le istituzioni a schierarsi al fianco di chi lotta per garantire protezione e dignità a tutti, indipendentemente dalla loro provenienza o situazione politica.