Quanto è difficile comunicare con ironia? Riesce a farlo soltanto chi conserva nel proprio essere la creatività. Elisa Rovesta, autrice mantovana e collaboratrice di importanti testate come Panorama, presenta il suo ultimo romanzo in esclusiva presso il Daste Bistrò giovedì 24 ottobre alle 18.30
Se con “Fatti di umani. Racconti in cui non succede niente”, l’esordio letterario di Elisa Rovesta, l’autrice ha descritto la società moderna e le sue contraddizioni in chiave ironica, capace di farci riflettere sulla realtà che ci circonda e sul peso delle apparenze senza rinunciare alla leggerezza delle risate, “Umanistili e Una ballerina sulla Luna” è stato un viaggio in 16 racconti brevi e un racconto lungo. Ma è con “Umanestelle” che l’autrice scrive l’ultimo capitolo della trilogia e così, l’attesa finisce, il cerchio si chiude, l’amore si compie.
Il tempo è trascorso anche per i protagonisti che hanno animato la trilogia e che si ritrovano tutti insieme a festeggiare un matrimonio, tra un guidatore che mette la freccia in curva e una influencer che ha scoperto di essere un profilo armocromatico winter dopo anni di abuso di nuance spring. Ed è proprio con questo perfetto incastro tra umorismo e sensibilità che la Rovesta inserisce nei suoi libri un elemento in più: la creatività.
Stella, una dei protagonisti di “Umanestelle”, ormai è grande, è una donna di successo capace di dialogare con la sua Ratio e la sua Passione, presenze inseparabili ed eteree che la influenzano in ogni momento della vita. Probabilmente nel mondo invisibile di Stella ci sarà posto anche per le paure, la rabbia e i tormenti, ma ciò che finalmente rappresenta la grande scoperta è la Creatività, ovvero l’unico sguardo possibile capace di dare una interpretazione diversa ai fatti che occorrono a ognuno di noi.
Apparentemente, sembra che l’interiorità della protagonista sia solo caos e disordine, ma Elisa Rovesta, già dalle prime pagine del suo terzo romanzo, riesce a mettere ordine nella mente umana descrivendo minuziosamente ogni singola esperienza delle persone che, in modo del tutto casuale, vengono messe sulla nostra strada.
Ma sarà poi tutto così casuale o sarà in effetti lo svolgersi di un piano che l’Universo ha scelto per noi? Siamo davvero liberi dentro a un disegno più grande che trova senso in un abbraccio e nell’amore (forse non proprio quello giusto giusto… ma questo non è importante)?
La scrittura dissacrante di Elisa Rovesta si distingue proprio per la sua cifra stilistica raffinata, elegante e anticonformista. Mentre l’autrice diventa il tramite descrittivo di una parte del mondo che di quel mondo vede il bello e scrive il brutto (ma in modo bello), una scrittrice che riesce a essere ironicamente pungente, ma mai giudicante. Elisa si limita a descrivere, a osservare e a mettere in parole quei pensieri velocissimi che le arrivano attraverso la creatività. Probabilmente dinnanzi al tuttologo che ci fa incontrare nel primo racconto, Elisa si sarà domandata: “Ma come fa a sapere tutto?”, mentre Google si sarà domandato: “Ma questo? Ma quando la smette di farmi domande idiote?” e qualcun altro avrà pensato: “Ma ci crede davvero a quello che dice?” o magari il contrario: Elisa non ci crede, Google ne è affascinato e qualcun altro si domanda come faccia a sapere così tante cose. Al lettore il compito di immedesimarsi nelle comparse che incontrerà, nella confusione di ogni mente e dei mille pensieri, nell’ironia intelligente e raffinatissima della scrittura di Elisa Rovesta.
BIOGRAFIA
Elisa Rovesta è autrice della trilogia composta da “Fatti di umani. Racconti in cui non succede niente”, “Umanistili e Una ballerina sulla Luna” e “Umanestelle” e firma alcuni articoli su importanti testate giornalistiche.
La sua avventura letteraria nasce semplicemente per la necessità che l’autrice ha di dover mettere nero su bianco le sue osservazioni dei “tipi umani”. Ma la sua scrittura appare immediatamente come qualcosa di originale e dissacrante, profondo e unico. Il suo primo libro riscuote grande successo e, da quel momento, la strada della scrittura diventa una logica conseguenza. I suoi libri hanno il pregio di “farsi leggere”. In essi è riconoscibile una coerenza nello sguardo indagatore che le permette di osservare il mondo, nell’ingenuità unita alla profondità di pensiero, nella leggerezza unita a un animo pensante, nell’ironia unita a una serietà che raramente caratterizza le persone. Raffinatezza, eleganza e anticonformismo sono termini capaci di descrivere al meglio la sua scrittura, ma anche il suo guazzabuglio interiore, la sua capacità di elevare a personaggi resi immortali dalla sua scrittura che, in realtà, di immortale non hanno nulla. Un’autrice capace di far trasparire la bellezza delle cose normali, mai scontate, che hanno in sé soltanto quel meraviglioso scorrere del tempo, quel senso della vita che ognuno ricerca e che in pochi colgono. Quel senso della vita che è dentro a ogni suo personaggio così come ogni personaggio alberga (almeno un poco) in lei.