Dare gambe al percorso di Transizione Sportiva: questo è l’obiettivo del progetto nazionale Tran-Sport che verrà presentato a Roma martedì 5 novembre e darà il via a un percorso che coinvolgerà decina di città italiane, da Aosta a Palermo, e durerà 18 mesi.
“Tran-Sport: Supportare i processi di coesione sociale, rigenerazione e sviluppo sostenibile attraverso la transizione sportiva”, questo è il titolo completo del progetto le cui caratteristiche verranno presentate martedì 5 novembre a Roma dai promotori dell’Uisp. La giornata si aprirà alle 10.15 con i saluti istituzionali di Carlo Corazza, direttore della rappresentanza in Italia del Parlamento europeo.
Alle 10.30 avrà inizio una tavola rotonda, dal titolo “Lo sport sociale nelle strategie di sviluppo a livello nazionale ed europeo, tra Agenda 2030 e Piano europeo per lo sport. Il ruolo dell’Italia”. Interverranno: Maria Teresa Bellucci, Vice Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali; Massimiliano Atelli, capo Gabinetto ministro per lo Sport e i Giovani; Marcella Mallen, copresidente ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile; Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Terzo Settore; Paolo Bouquet, Università di Trento, presidente della Rete Unisport Italia, Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp. Coordina: Carlo Albertazzi, vicedirettore Giornale Radio 1 Rai.
Alle 11.30 si terrà un panel di approfondimento su “Avvicinare l’Italia all’Europa: il valore del territorio nella transizione sportiva e il ruolo del progetto Tran-Sport”. Interverranno Vincenzo Manco, responsabile Centro Studi e Terzo Settore Uisp, e Silvia Saccomanno, coordinatrice nazionale del progetto Tran-Sport. Partecipano i rappresentanti dei partner e collaborazioni di progetto: AISM, Ecopneus, Fondazione Unipolis, Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia, Infinityhub.
L’obiettivo del progetto è promuovere il concetto di mainstreaming sportivo, un processo per qualificare lo sport in politica pubblica e come strumento strategico a sostegno dei processi finalizzati alla promozione sociale, alla tutela della salute, allo sviluppo sostenibile ed alla crescita economica, richiamati e promossi sia dalla Politica di Coesione dell’UE sia dall’Agenda 2030 dell’ONU. Particolare attenzione verrà posta verso i contesti territoriali più svantaggiati come ad esempio le “periferie” delle città e le “aree interne”.
Il progetto è realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2023 a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo n. 117/2017.