Messina – Consultando la sezione bandi e concorsi del portale di ateneo rilevo che, in parallelo alle dichiarazioni della Rettrice sono stati approvati, dal Direttore Generale, gli atti di due concorsi pubblici anch’essi basati sull’utilizzo della piattaforma QUID e, pertanto sull’algoritmo “side effect”, ovvero ordinamento alfabetico dei candidati.
Fatto di inaudita gravita. La Rettrice attraverso le dichiarazioni alla stampa, ha reso di dominio pubblico informazioni ritenute dalla stessa riservate nella nota trasmessa al sottoscritto, comunicando pubblicamente soprattutto ai componenti delle commissioni concorsuali impegnate nella correzione delle risposte dei candidati partecipanti alle selezioni, che le risposte sono elencate in ordine alfabetico secondo l’algoritmo di funzionamento.
Di fatto sono stati compromessi gli incomprimibili requisiti di integrità e imparzialità delle procedure con responsabilità che potrebbero gravare anche sui componenti delle commissioni.
Prendo atto, con vivo sgomento che la Rettrice e l’intera Governance, non abbiano minimamente preso in considerazione la richiesta di annullamento in autotutela dei concorsi già espletati e la sospensione delle procedure in corso di fronte a gravissime irregolarità ormai accertate, mentre sembrerebbe viceversa che l’ateneo abbia l’intenzione di avviare a conclusione tutte le procedure ancora non concluse.
Ho ritenuto doveroso ribadire alla Rettrice di disporre l’immediata sospensione delle selezioni in corso e l’annullamento di tutti i provvedimenti basati con QUID, ed infine ho ancora una volta richiesto l’allontanamento immediato del Direttore Generale dallo svolgimento di ogni compito e funzione nell’ateneo.
Auspico, in virtù dei comportamenti dell’Ateneo, un celerissimo intervento della magistratura.
Paolo Todaro