Il prossimo spettacolo in scena a Teatrosophia vedrà protagonisti due giovani artisti, dall’ indubbio talento che hanno scritto diretto e interpretato, un testo grazie al quale lo spettatore sarà immerso in una bolla in cui l’istante può diventare eterno e allo stesso tempo trascurabile, effimero. L’idea è quella di uno spazio che sia “in movimento”. L’apporto del sonoro è parte integrante del disegno drammaturgico e gli estratti danzati creano vere e proprie epifanie, in cui ritrovare piccole briciole di verità.
MEMORI è il racconto di due anime disperse nel silenzio, alla disperata ricerca della propria identità. Frugano nel passato inseguendo la reminiscenza di quell’istante che ha stravolto il loro esistere. La convinzione è che la vita non sia soltanto una mera sequela di insignificanti vicende e coincidenze, ma una trama di eventi culminanti in un piano sublime.
Sono catapultati in un possibile giorno del giudizio, in cui immaginano di avere di fronte a sé un dio da cui poter finalmente esigere risposta a tutti gli interrogativi irrisolti delle loro vite. Le ore passano, la notte si avvicina e i due si addormentano per poi risvegliarsi e rivivere insieme gli stessi momenti, gli stessi litigi, le stesse risate, ma con qualcosa di diverso…
Il primo guarda il secondo, il secondo guarda il primo, il primo guarda il secondo che guarda il primo. I due si ritrovano in una sala d’attesa particolare e iniziano a litigare su chi può pronunciarsi per primo su chi può pronunciarsi per primo. Sembra solo l’ultima di una lunga serie di litigate: si scopre infatti che i due abitano in questo non-luogo da parecchio tempo. In questo stato di noiosa e sterile inerzia, il litigio diventa paradossalmente l’unico modo per risollevare gli animi. Scopriamo quasi subito che i due sono amici da molto tempo e veniamo a conoscenza di un possibile incidente che li accomuna.