Dare gambe al percorso di Transizione Sportiva: questo è l’obiettivo del progetto nazionale Tran-Sport che è stato presentato questa mattina a Roma per dare il via ad un percorso che coinvolgerà tutta l’Italia e durerà 18 mesi. Questo progetto è l’occasione per concretizzare quanto l’Uisp sostiene da anni, anche grazie all’impulso dato insieme al Cese-Comitato Economico Sociale Europeo nel riconoscere lo sport tra i principali fattori europei di coesione e benessere sociale. E la definizione Transizione Sportiva comincia a farsi largo tra le principali strategie di sviluppo sostenibile, all’interno della cornice data dalle transizioni sociale, ambientale, economica.
“Tran-Sport: supportare i processi di coesione sociale, rigenerazione e sviluppo sostenibile attraverso la transizione sportiva” è stato presentato nella sede di rappresentanza del Parlamento europeo a Roma. Maria Teresa Bellucci, vice ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ha aperto i lavori: “Essere riconosciuti come aggiudicatari di un finanziamento ministeriale è un passaggio importante, oggi si avvia un percorso che, partito dagli ideatori, attraverserà tutta l’organizzazione nel suo ampio radicamento. L’Uisp ha una tradizione antica, 76 anni di cultura di promozione dello sport come strumento di educazione, inclusione, accessibilità, solidarietà, uno sport per tutti. La Costituzione in questo caso è arrivata dopo di voi, che avete nel dna i valori inseriti l’anno scorso nell’articolo 33. Un progetto come questo da un contributo per far si che quel valore si incarni nella vita quotidiana della comunità a cui apparteniamo, italiana ed europea”.
Vanessa Pallucchi, portavoce Forum nazionale terzo settore, ha detto: “Le varie transizioni non avvengono soltanto fuori di noi ma anche al nostro interno. Il terzo settore, per essere agente di cambiamento per il benessere generale, ha bisogno di essere sostenuto in maniera convinta dalle istituzioni”.
Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, nel concludere la tavola rotonda ha ribadito che: “Nessuno è sufficiente a se stesso. Questo progetto ci dà la possibilità di costruire reti tra soggetti diversi, ci permette di mettere in comune esperienze e competenze, intorno allo sport e al movimento, una materia sempre più importante per la vita di tutte le persone, di tutte le età”.
I saluti introduttivi sono stati portati da Ilaria Garampi, relazioni pubbliche e coordinatrice “Esperienza Europa-David Sassoli”; hanno partecipato, inoltre, Marcella Mallen, copresidente ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e Paolo Bouquet, Università di Trento, presidente della Rete Unisport Italia. Carlo Albertazzi, vicedirettore Giornale Radio 1 Rai, ha coordinato la tavola rotonda.
L’obiettivo del progetto è promuovere il concetto di mainstreaming sportivo, un processo per qualificare lo sport in politica pubblica e come strumento strategico a sostegno dei processi finalizzati alla promozione sociale, alla tutela della salute, allo sviluppo sostenibile ed alla crescita economica, richiamati e promossi sia dalla Politica di Coesione dell’UE sia dall’Agenda 2030 dell’ONU. Particolare attenzione verrà posta verso i contesti territoriali più svantaggiati come a esempio le “periferie” delle città e le “aree interne”.
Attraverso il progetto Tran-Sport, l’Uisp intende valorizzare il ruolo dello sport e dell’attività fisica come strumento per favorire lo sviluppo sociale, economico e ambientale delle comunità territoriali attraverso la valorizzazione di un approccio integrato e partecipativo che mira a generare un impatto duraturo e positivo sui territori. Con il progetto si supporterà un processo di emancipazione dello sport per promuovere la visione di una vera e propria transizione sportiva che valorizzi significativamente l’impatto prodotto sui territori in termini sociali, economici e ambientali.
Il progetto è realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2023 a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo n. 117/2017.