MUSEO EGIZIO: per le celebrazioni del bicentenario ANTONELLA ALBANO e MARCO PELLE danzano il 20 novembre nella nuova Galleria dei Re

Antonella Albano

Saranno la Prima Ballerina del Teatro alla Scala di Milano, Antonella Albano, e il coreografo, danzatore e Accademico Olimpico Marco Pelle ad esibirsi, il 20 novembre dalle ore 22, nella notte bianca organizzata dal Museo Egizio per i festeggiamenti dei suoi duecento anni. Nella nuova Galleria dei Re, che ospita le statue di dei e faraoni, i due artisti danzeranno una versione inedita di Safe from Sleep, creazione di Marco Pelle entrata nel repertorio di tanti danzatori internazionali come assolo e che ora si trasforma in un incontro tra due ballerini, con l’interpretazione per la prima volta di una donna, appunto la meravigliosa ballerina scaligera Antonella Albano.

Safe from Sleep è la storia di un volo infinito, raccontato attraverso l’incontro, la perdita e il viaggio che ne nasce. Il lavoro di Pelle che, altra novità, si avvale della collaborazione ai costumi dell’eclettica designer e artista che vive tra Londra e Napoli Allegra Hicks – nota soprattutto per i suoi tessuti pregiati e per alcuni caftani alla moda – racconta la grandezza di un Amore certamente passato ma mai spento, l’incontro tra due anime separate da un tempo infinito, ma che da tempo infinito si cercano e si attraggono. E come quando ci si sveglia da un sogno e ci si rende conto che si è compiuto un viaggio enorme, meraviglioso, come in un miracolo capiamo che in realtà siamo sempre stati al sicuro, protetti. Safe from Sleep.

MARCO PELLE

«La versione di questo mio lavoro che ho deciso di portare al Museo Egizio è una prima mondiale», spiega il coreografo residente del New York Theatre Ballet e Academic Fellow Bocconi. «Sono profondamente felice di portare “Safe from Sleep” nella sua interezza in Italia, al Museo Egizio, per celebrare il suo duecentesimo anniversario, e di offrire il mio sostegno umano e artistico al suo direttore Christian Greco, che ammiro profondamente».

«L’idea di danzare personalmente questo pezzo è venuta naturale», prosegue Marco Pelle. «Da quando l’ho creato, “Safe from Sleep” è stato ballato molto e mi è stato detto molte volte che la mia maniera di interpretare l’assolo finale è molto toccante. Quest’anno sono venti anni che non mi esibisco in pubblico Italia. Sento che questa specialissima occasione è il momento giusto per iniziare un nuovo volo, senza barriere, senza discriminazioni, senza paure. Danzo la mia storia, il mio mondo, la sua magia, circondato dalla storia, da un mondo antico e perenne e dalla magia. Quella del Museo Egizio. Incontrare Antonella Albano tra i passi di “Safe from Sleep” sarà fonte di gioia profonda. Antonella è una delle mie muse ispiratrici, su cui ho creato molti pezzi. Condividere con lei la scena non potrebbe essere più speciale».

 

Marco Pelle – Coreografo residente del New York Theatre Ballet, ha alle spalle importanti collaborazioni con noti ballerini della scena internazionale (Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Isabelle Ciaravola, Luciana Paris e Stephen Hanna, per citarne alcuni). Le sue coreografie sono state ballate in tutto il mondo e in luoghi assai prestigiosi, come il Na:onal Center for the Performing Arts di Pechino o il Guggenheim Museum di New York. In America è conosciuto come uno dei coreografi di Pose, serie di Ryan Murphy nominata a due Golden Globes. In Italia i più lo ricordano per le coreografie di Passage, cortometraggio, diretto da Fabrizio Ferri e interpretato da Roberto Bolle con la partecipazione di Polina Semionova, che ha aperto la 70a edizione del Festival del Cinema di Venezia per celebrare i 10 anni di Vanity Fair, diventando virale in rete. Dal 2017 è Academic Fellow dell’Università Bocconi di Milano, dove insegna all’interno del dipartimento Social and Poli:cal Sciences un corso su Performing Arts Management. Per la Bocconi, Marco Pelle ha inoltre ideato GuiDance, un corso di danza extra curriculare inclusivo e aperto a tutti gli studenti, e organizza numerosi incontri pubblici intitolati Off the Record, durante i quali dialoga con grandi protagonisti (Geppi Cucciari, Ermal Meta, Saturnino, Alessandra Ferri, tra i molti) a cavallo tra cultura, spettacolo e imprenditoria. Nel 2023 è stato nominato Accademico Olimpico, divenendo il primo esponente della danza a ricevere questo riconoscimento, e per la trasmissione Rai1 Roberto Bolle – Ballo in Bianco ha scritto, assieme a Pamela Maffioli, gli interventi riguardanti la storia della danza, affidati alla conduzione di Francesca Fialdini. Ha inoltre firmato le coreografie dell’annuale serata di gala della Fondazione Milano per la Scala ai laboratori-atelier Ansaldo del Teatro alla Scala. Per l’occasione ha ricreato in spettacolo teatrale, danzato da sette primi ballerini e solisti d’eccezione scaligeri, i lavori di Statuesque, il progetto video da lui coreografato e diretto in omaggio al grande scultore Antonio Canova a 200 anni dalla morte. Il successo della serata è stato tale da richiamare l’attenzione degli autori di Splendida cornice di Geppi Cucciari che hanno invitato Marco Pelle a coreografare un estratto dello spettacolo appositamente per il programma di Rai3. A febbraio 2024 ha debuttato a New York con Reflections, nuova creazione realizzata in collaborazione con il fratello, il compositore Federico Pelle, e dedicato alla figura del padre dei due fratelli artisti:, il gastronomo Alfredo Pelle, la cui biblioteca personale è considerata la più grande collezione monotematica d’Italia, 8000 volumi di soli libri di cucina (non ricettari), oggi fondo nazionale consultabile presso la biblioteca “La Vigna” di Vicenza. Sempre sulle musiche del fratello Federico, il 4 febbraio ha presentato in esclusiva per il programma Splendida Cornice – Rai 3 il nuovo progetto Di tutto cuore. A settembre 2024 è intervenuto nuovamente alla trasmissione Roberto Bolle – Ballo in Bianco  su Rai1, affiancando l’attrice Cristiana Capotondi, presente in veste di conduttrice, per i contenuti di carattere storico sulla danza. Il 7 novembre apre a New York Through the Frame, la mostra di video, da lui diretti e coreografati su un concept ideato insieme a Fabrizio Finotti, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, e interpretati e danzati da affermati ballerini internazionali. Grazie alla creatività artistica e narrativa del coreografo e regista, famosi quadri di Rackham, Klimt, Donghi, Croatto, Casorati e altri artisti si animano e i loro personaggi entrano nel nostro mondo in carne ed ossa. I dipinti diventano, attraverso il video, persone reali che attraversano la cornice del quadro stesso e i balletti celebrano il potere della danza e la sua capacità di unire conscio e inconscio, fantasie e esperienza, disegno e fluidità. Through the Frame è ispirata alla volontà di rappresentare la cultura italiana come una civiltà viva, capace di intrecciare passato, presente e futuro.

 

Antonella Albano, nata a Bari, nel 1995 entra alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e l’anno successivo riceve la menzione speciale come Solista al concorso “Giovanissimi talenti” presso il Teatro Nuovo di Torino. Ammessa al Giovane Balletto di Cannes, nel 1998 ottiene una borsa di studio di un anno all’Accademia Princesse Grace di Monte-Carlo. Nel 2000 entra nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, partecipando alle tourneés e alle produzioni della Compagnia. Ha danzato La strada (Mario Pistoni), L’histoire de Manon (anche nel ruolo dell’Amante di Lescaut) e Romeo e Giulietta (anche nel ruolo protagonista) di Kenneth MacMillan, Giselle (anche nel ruolo protagonista), La sylphide (Pierre Lacotte), Onegin (John Cranko), Jeunehomme (Uwe Scholz), Sinfonia di Salmi, Bella Figura e Petite Mort di Jiří Kylián; La Stravaganza, Le Parc e Winterreise di Angelin Preljocaj, Contropotere (Jacopo Godani), Mediterranea, Cinderella (la sorellastra) e Progetto Händel di Mauro Bigonzetti, Il lago dei cigni di Vladimir Bourmeister (Odette/Odile), Carmen (Il bandito) e Pink Floyd Ballet di Roland Petit, Swanilda in Coppélia di Derek Deane; Voluntaries di Glen Tetley, Don Chisciotte di Rudolf Nureyev (Kitri – Amore), Theme and Variations, Who Cares? (ruolo principale), Balletto Imperiale, Jewels (coppia principale di Rubies), Sogno di una notte di mezza estate (Ippolita) e Symphony in C (coppia principale del terzo movimento) di George Balanchine. Ha anche interpretato Le spectre de la Rose, Raymonda di Petipa-Glazunov (Pas classique hongrois, Henriette, amica di Raymonda e solista del secondo quadro, atto I), Excelsior (La Civiltà, La Folgore), Concerto DSCH di Alexei Ratmansky, Il lago dei cigni di Rudolf Nureyev (solista della tarantella, quattro cigni piccoli e passo a tre), Lo schiaccianoci di Nacho Duato (Colombina) Il giardino degli amanti di Massimiliano Volpini (Susanna), La Valse di Stefania Ballone, Matteo Gavazzi e Marco Messina (Una coppia), La Dame aux camélias di John Neumeier (Prudence) Goldberg-Variationen di Heinz Spoerli, Mahler 10 di Aszure Barton, Le Corsaire di Anna-Marie Holmes (Zulmea), Woolf Works di Wayne McGregor (tra i protagonisti di Becomings e di Tuesday), La Bella addormentata nel bosco di Rudolf Nureyev (la Gatta Bianca e una delle sette fate). Interpreta il ruolo di “una Contadina” in Sylvia di Manuel Legris e danza in Kammerballett di Hans van Manen (donna in nero). Nel Gala di Balletto del settembre 2020 alla Scala è interprete della creazione di Mauro Bigonzetti Do a duet. Per la serata “Grandi Momenti di Danza” è nel cast di Le Corsaire di Manuel Legris e in “Omaggio a Nureyev” è Clemence nel Divertissement del terzo atto di Raymonda. In “Serata Grandi Coreografi” danza il passo a due da Cantata di Mauro Bigonzetti (che riprende anche nelle recite di “La Scala in città “). In “Serata Quattro Coreografi” è tra gli interpreti di Movements to Stravinsky di András Lukács e in “Serata Contemporanea” è interprete di Árbakkinn di Simone Valastro e in Birds walking on water, creazione di Natalia Horecna. Crea il ruolo di Madina per la prima mondiale della coreografia di Mauro Bigonzetti sulla creazione musicale di Fabio Vacchi. In Gala Fracci danza il ruolo di Gelsomina nel passo a due da La strada. Per la produzione di Wayne McGregor AfteRite+LORE intrepreta il ruolo di Alessandra Ferri nelle repliche di AfteRite. Per Lo schiaccianoci di Rudolf Nureyev, titolo di apertura della Stagione di Balletto 2022-2023, è nella coppia solista della danza araba. Nella serata Dawson/Duato/Kratz/Kylián torna a danzare in Bella Figura (Jiří Kylián). In Le Corsaire di Manuel Legris interpreta il ruolo di Zulmea. Nella ripresa di Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan del giugno/luglio 2023 è una delle tre Zingare. Nel settembre 2023 è solista della ciarda in Il lago dei cigni, coreografia di Rudolf Nureyev. Per il trittico Smith/León e Lightfoot/Valastro è tra i protagonisti di Memento, creazione di Simone Valastro.

Partecipa al Gala Italia-Russia a Roma e in alcuni gala accanto a Alessio Carbone, primo ballerino dell’Opéra di Parigi. Ancora allieva, vince il premio Scarpetta d’oro a Verona. Nel 1999 è Medaglia d’Oro al Concorso Eurocity Città di Livorno. Nel settembre 2006 riceve il Premio Positano “Léonide Massine”.

Allegra Hicks – Artista e designer che vive e lavora tra Londra e Napoli, conosciuta per il suo occhio attento alle forme, attribuisce la sua ispirazione al mondo che la circonda, costruendo dai colori e dalle forme che si trovano in natura. Dopo aver iniziato la sua carriera nella pittura ad affresco, oggi continua a rispettare la fluidità dell’acquarello attraverso una vasta gamma di media, dagli arazzi ai tappeti, al bronzo fuso e alla lavorazione dei metalli. Negli ultimi decenni, il lavoro di Allegra si è trasformato in pezzi di design unici che indagano il ponte diafano tra arte e design.