Si è tenuta a Roma la conferenza stampa “NO al Ponte sullo Stretto”, promossa da associazioni e realtà che si oppongono all’opera di collegamento tra Sicilia e Calabria. Tra i partecipanti anche Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD ed Europarlamentare del Gruppo S&D, per il quale è membro della Commissione ENVI.
“Siamo orgogliosi di essere qui oggi a combattere questa battaglia con tutte le realtà coinvolte. Il Ponte sullo Stretto è un’opera dannosa, la cui realizzazione produrrebbe effetti devastanti su un territorio già vessato da una gravissima situazione per consumo di suolo, stress idrico e mancata infrastrutturazione dei trasporti e delle ferrovie, cui questo Governo rifiuta di porre rimedio. La Sicilia ha bisogno di interventi strutturali seri, non di assistere all’ennesima distrazione propagandistica del Governo. Un progetto che fa acqua da tutte le parti non è assolutamente una risposta adeguata”, dichiara l’eurodeputata.
“Non possiamo ignorare i rischi per la salubrità ambientale e il costo che questo ecomostro avrebbe in termini di preziosissime risorse pubbliche, dalla devastazione della biodiversità al drammatico consumo di suolo e acqua, per non parlare delle ripercussioni che avrebbe sul traffico marittimo”.
La conferenza “NO al Ponte sullo Stretto” è promossa da un’ampia varietà di realtà che, in sinergia con il Partito Democratico e con Annalisa Corrado, lavorano instancabilmente per vincere la battaglia in difesa del territorio siciliano e calabrese: insieme ad ARCI, UISP e UDU, anche la CGIL di Messina e quella di Reggio Calabria, oltre alle rappresentanze della regione Sicilia, Calabria e alla CGIL Nazionale. Tra i promotori anche Greenpeace e WWF, con le associazioni Invece del Ponte, Italia Nostra Messina, Libera, No Ponte-Capo Peloro, Sbilanciamoci e Titengostretto. Hanno inoltre partecipato rappresentati per il Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana, Verdi.
Annalisa Corrado è promotrice di un’interrogazione parlamentare rivolta alla Commissione Europea, la prima di una serie di interrogazioni che denunciano la fumosità delle circostanze relative alla costruzione del Ponte.
“Il tema – senz’altro complesso – che è nostro interesse sollevare è il seguente: la Commissione Europea ritiene in tutta coscienza di poter dare il proprio benestare alla costruzione del ponte sospeso più grande d’Europa su faglie attive, in un’area che si configura a elevata sismicità?”. |