Si è concluso il 55° Convegno Nazionale SEAC (Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario) tenutosi a Roma in due sedi differenti, la Casa Circondariale Regina Coeli e la sala convegni dell’Istituto Suore Maria Bambina.
Il tema centrale: il carcere e i principi costituzionali.
Numerosi sono stati gli interventi, utili a farci riflettere su come affrontare la situazione carceraria attuale che, senza alcun dubbio, richiede riforme significative, come maggiori investimenti nelle strutture, l’implementazione di programmi di reinserimento efficaci, l’aumento del personale per quanto riguarda l’area educativa, etc.
E’ stato sottolineato più volte come, la tutela costituzionale e dei diritti umani sia un imperativo morale e legale.
Abbiamo ascoltato testimonianze così forti da “scavare” la nostra anima, questo “tempo vuoto” che appartiene al carcere, questo malessere costante che vivono le persone detenute, che troppo spesso definiscono il loro presente “inutilizzabile” quando invece basta solo un minimo di speranza per sentirsi meno soli.
L’amore che si dà senza aspettarsi nulla in cambio, “servire gratuitamente”, queste sono solo alcune delle espressioni utilizzate durante il convegno.
Ovviamente, solo un impegno costante da parte di tutti può dare vita a un sistema carcerario italiano che rispetti appieno la dignità umana e tuteli i diritti costituzionali e umani dei detenuti.
Un ringraziamento speciale va al Cappellano della Casa Circondariale Regina Coeli, Padre Vittorio Trani e alla Presidente f.f. del SEAC, Maria Chiara Niccolai che hanno reso possibile tutto questo.