Canone Rai. Roba loro

Il canone Rai dovrebbe aumentare, dagli attuali 70, a 90 euro secondo quanto previsto dalla legge di bilancio 2025. Qualche settimana fa i maggiori bookmaker italiani (così funziona anche la politica) davano come facile l’intento del partito Lega (1) che si impegnava contro questo aumento.

Il gioco sembrava facile per il partito Lega, che da decenni è impegnato contro il canone come imposta diretta, potendolo poi spalmare nelle imposte indirette. Guadagnandosi quindi la gloria da abolizionista facendo pagare gli stessi importi anche a chi oggi non paga questa imposta…. tanto, chi vuoi che se ne accorga. Questa la riforma che il partito Lega ha perorato e perora per la parte finanziaria della Rai: una sorta di gioco delle tre carte dove chi paga è sempre lo stesso, il consumatore/contribuente.

I bookmaker di oggi danno invece in calo le possibilità di “vittoria” della Lega. Si è messo di traverso un loro alleato di governo, Forza Italia: “i fondi che abbiamo a disposizione vanno usati al meglio”. I 430 milioni ricavati dai 20 euro in più, dicono che dovrebbero contribuire a ridurre l’aliquota Irpef al 33% fino a 60mila euro di reddito e per alzare le pensioni basse (2). Piccoli importi per poche persone e, soprattutto, se pensiamo agli aumenti per le pensioni basse, visti gli importi che nella stessa legge di bilancio sono previsti per l’aumento per le pensioni minime (3 euro), non ci stupiremmo che nel nostro caso si parli di aggiungere 1 o 2 euro.

La lotta è dura. Da una parte Forza Italia che dice sempre – nella sua nozione e pratica di mercato e concorrenza – di voler ridurre le tasse e agevolare i più precari (anche se 60mila di reddito – sempre secondo loro – non vengono abitualmente considerati come precari…). Dall’altra il partito Lega che cerca di tener fede a quanto promesso nelle ultime trenta campagne elettorali.

Chi la spunterà?

Dicevamo che i bookmaker danno in calo il partito Lega.

Nella loro logica in genere è determinante il fatto che il partito di Salvini ad ogni elezione si assottiglia, mentre il partito che un tempo era di Berlusconi tiene o migliora le sue posizioni (i loro ragionamenti sono in percentuali relative a chi ha votato, che se si guardassero i valori assoluti, decine e centinaia di migliaia di elettori sembra proprio che fanno a gara per non dar più la loro fiducia… ma questo è un altro discorso).

Queste sono le logiche di chi oggi si preoccupa per il canone, degli 1 o 2 euro in più per le pensioni e di qualche euro in meno di tasse per qualcuno.

Riforma della Rai? Suvvia, anche se è in questo contesto che dicono si decida  per i soldi per mantenerla, siccome poi comunque alla Rai i soldi vengono pagati dai contribuenti, qui non sono in gioco il canone o più soldi a contribuenti e pensionati, ma SOLO chi deve contare di più (lotta di potere) all’interno della coalizione che ci governa.

Vincenzo Donvito Maxia, presidente Aduc

 

 

 

1 – https://tlc.aduc.it/articolo/canone+rai+arrivo+vittoria+abolizionisti+finta_38408.php

2 – così il capogruppo di Forza Italia alla Camera Paolo Barelli su Affaritaliani.it (askanews)