VIOLENZA DI GENERE, GELMINI: “LE LEGGI NON BASTANO, AGIAMO A LIVELLO CULTURALE”

Valeria Valente: “I legislatori dovrebbero chiedersi in cosa stiamo fallendo. Puntiamo sulla formazione”…

Milano – “È corretta la direzione che sta prendendo la Commissione Bicamerale contro la Violenza di genere per la creazione di un codice unico, ma è certo che le norme non bastano per riuscire a superare un fenomeno dai numeri inquietanti. Si tratta in primis di una battaglia culturale, che deve partire dalle scuole, senza dimenticarci di indagare anche su ciò che accade sul web. Siamo tutti impegnati, non dobbiamo solo puntare il dito”.

Lo ha detto la Senatrice Mariastella Gelmini alla XXIV Edizione della rassegna Italia Direzione Nord, promossa dalla Fondazione Stelline, in corso oggi presso la Triennale di Milano.

Italia, cosa dai al mondo? è il titolo di questa edizione che coincide con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. Nel corso del panel Codice Rosso, a cui hanno partecipato la Senatrice e Segretario della Presidenza del Senato Valeria Valente e la Senatrice di Noi Moderati- Centro Popolare, membro della Commissione Affari Costituzionali del Senato e della Commissione di Vigilanza Rai Mariastella Gelmini, si è affrontato il fenomeno della violenza di genere, ricordando come – oltre all’importanza dell’approvazione di norme politiche a fini preventivi – sia importante impegnarsi sul lato dell’educazione per sradicare un problema che ha solide radici culturali.

Affrontare il tema solo in chiave penalista serve a poco – precisa anche Valeria Valente –. Il vero salto di qualità è una ricostruzione di modelli e di cultura di parità seppur nel riconoscimento delle differenze. Forse è vero che ci sono più violenze di una volta, ed è importante sottolineare che non si parla solo di maltrattamenti fisici ma possono essere abusi di varia natura, ma è anche vero che c’è una maggiore consapevolezza del tema”.

Valente ricorda come solo trent’anni fa la violenza sessuale fosse considerata un reato contro la morale pubblica e non contro la persona. “In questi anni ne è passata tanta di acqua sotto i ponti. Eppure, le donne continuano a subire violenza. I legislatori dovrebbero quindi domandarsi in cosa stiamo fallendo. Specializzare giudici, operatori, assistenti sociali, media e insegnanti è fondamentale, per non ritrovarsi di fronte ad autorità che minimizzino comportamenti alla base del ciclo della violenza. E poi è importante che tutti noi prendiamo consapevolezza di essere portatori di stereotipi e giudizi”.

L’attenzione Gelmini la porta anche sulla violenza economica, che colpisce il 60% delle donne vittime di violenza, sottolineando l’importanza di sostenere le vittime anche dal punto di vista economica per aiutarle a “uscire dalla violenza e ritrovare fiducia in se stessa. L’aiuto non termina con l’ospitalità in un rifugio o in una casa antiviolenza, che offre solo un aiuto temporaneo. Dobbiamo valorizzare al massimo l’empowerment femminile e aiutarle e ritrovare un’autonomia”.

La XXIV Edizione della rassegna Italia Direzione Nord gode del patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia, del Comune di Milano, di Assolombarda, di Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza e di Confartigianato Lombardia. L’iniziativa vanta il contributo di Fondazione Cariplo, Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, e Compagnia delle Opere.