Roma, mercoledì 11 dicembre presentazione del libro “LINEA SEGRETA” del direttore del Tg2, Antonio Preziosi

Del confronto continuo e serrato tra le due sponde del Tevere dalla Prima Repubblica a oggi ne parleranno, insieme all’autore, mercoledì 11 dicembre alle ore 15:00 il presidente della Cei Matteo Zuppi e il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.

Modererà la giornalista Alessandra Ferrario, direttrice Isoradio. 

Ogni volta che il parlamento italiano affronta tematiche sensibili a proposito dell’etica personale, familiare, sociale e a proposito della cultura nel nostro Paese, il dialogo con la Chiesa cattolica è inevitabile e indispensabile. Ma l’Italia, da questo punto di vista, è un caso davvero unico: essa ospita, nel cuore della sua capitale, un piccolo Stato di enorme importanza internazionale: la Santa Sede e il Sommo Pontefice, che è il punto di riferimento per milioni di cattolici.

Di questo si parlerà mercoledì 11 dicembre, alle ore 15.00 all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, alla presentazione del libro “Linea Segreta. I retroscena tra stato e Vaticano”, di Antonio Preziosi, giornalista e direttore del Tg2. Insieme all’autore dialogheranno il Presidente della Cei Matteo Zuppi e il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, con la moderazione della giornalista Alessandra Ferrario, direttrice Isoradio.

Al centro dell’incontro le svolte, in certi momenti drammatiche, dell’impegnativo rapporto tra le due sponde del Tevere. Il rispetto, il dialogo, l’aperta collaborazione per il bene comune non sono venuti mai meno, ma non tutti i Governi, non tutti i Parlamenti e non tutti gli inquilini del Quirinale hanno avuto sempre lo stesso tipo di confronto.

E alcune stagioni sono state particolarmente difficili: i referendum sul divorzio e sull’aborto, gli anni del terrorismo, il dibattito sulla famiglia, sull’immigrazione, sulle grandi scelte morali. Una storia affascinante, che ci riguarda tutti e che continua ancora oggi, perché il rapporto tra le due sponde del Tevere è parte integrante della storia della Repubblica.