Sono le bambine, i bambini e gli adolescenti i più colpiti dalla povertà in Italia: sono 1,29 milioni i minori in povertà assoluta (il 13,8% del totale), il valore più alto dal 2014. Secondo una ricerca condotta da Save the Children[1] più di un adolescente tra i 15 e i 16 anni su quattro in difficoltà economiche (28,1%) afferma che non concluderà la scuola e andrà a lavorare, a fronte dell’8,9% dei coetanei più abbienti.
La povertà che colpisce bambine, bambini e adolescenti in Italia è una grave ingiustizia: incide sui loro percorsi educativi e di crescita, mettendo a rischio le loro opportunità e penalizzando le aspettative per il futuro. Per affrontare questa emergenza, si sono aperti oggi, a Roma, i lavori del Coordinamento nazionale dei Punti Luci di Save the Children, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, della Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci.
Durante le due giornate – in programma il 28 e il 29 novembre presso la sede di Save the Children, Piazza di San Francesco di Paola 9, a Roma – l’Organizzazione insieme ai partner, ai rappresentanti delle istituzioni, esperti discuteranno delle buone pratiche per il contrasto della povertà educativa in Italia, delle sfide e delle opportunità dell’educazione non formale, di benessere e sviluppo psicosociale degli adolescenti e del ruolo delle doti educative. Nelle giornate successive (30 novembre e 1 dicembre), ragazze e ragazzi dei Punti Luce si confronteranno su prospettive, sviluppi e aspettative future.
Al centro degli incontri, l’esperienza dei Punti Luce di Save the Children con il Manifesto[2] dedicato che raccoglie l’esperienza di dieci anni di lavoro e propone un’azione sistemica di contrasto alla povertà educativa affinché i bambini e gli adolescenti in Italia possano sviluppare i propri talenti e inseguire i propri sogni.
Da quando, nel 2014, l’Organizzazione ha lanciato l’allarme sulla povertà educativa, si è impegnata a contrastarla con l’apertura dei Punti Luce, spazi ad alta intensità educativa che sorgono in quartieri svantaggiati e privi di servizi che offrono gratuitamente ai bambini, alle bambine e agli adolescenti maggiori opportunità educative. Save the Children ha aperto 26 Punti Luce in 15 regioni, spazi che da 10 anni continuano a illuminare il futuro dei più piccoli, in alleanza con una rete di partner sul territorio e con le istituzioni locali.
I Punti Luce di Save the Children hanno accompagnato circa 60 mila bambini, bambine e adolescenti in Italia nel loro percorso di crescita, dando la possibilità di sperimentare esperienze didattiche e di crescita, grazie anche a più di 6.625 doti educative individuali e, a partire dalla pandemia, anche circa 2661 sostegni materiali. Attraverso le attività e le diverse iniziative si cerca di superare gli ostacoli sociali, delineando nuovi percorsi e destini, a partire dalla valorizzazione delle potenzialità individuali, promuovendo opportunità educative e formative nuove.
Il lavoro di questi anni, svolto da equipe multidisciplinari di Save the Children e dei propri partner, insiste principalmente sulla percezione del valore che bambini, bambine e adolescenti hanno di sé e sulla loro capacità di immaginare e costruire il proprio futuro. Un’esperienza programmatica che è alla base di “Illuminiamo il Futuro – Indicazioni per il contrasto della povertà educativa. L’esperienza di 10 anni dei Punti Luce”, un Manifesto in 6 punti, realizzato in collaborazione con i partner sul territorio, che individua i principi cardine che devono guidare il contrasto alla povertà educativa e alle diseguaglianze che questa porta nella vita di bambini, bambine e adolescenti.
“Il nostro Paese registra ancora ampi divari territoriali tra Nord e Sud del Paese e disuguaglianze economiche. Dietro i numeri ci sono ragazzi e ragazze che non hanno la possibilità di far fiorire i propri talenti e costruire le proprie aspirazioni, in un Paese che non investe a sufficienza sulla loro crescita e sulla riduzione delle disuguaglianze. La povertà educativa è un’emergenza che va affrontata con tutti gli strumenti a disposizione. Come Save the Children abbiamo iniziato dieci anni fa con i Punti Luce, un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e che ci ha consentito, anche grazie alla nostra rete di partner territoriali, di osservare i volti, ascoltare le esperienze, i desideri e le aspirazioni di bambini, bambine e adolescenti e accompagnarli in questo percorso. Da qui bisogna continuare per portare il futuro dei più giovani al centro delle politiche e delle scelte economiche del Paese, con la consapevolezza che è l’investimento più importante per lo sviluppo” ha dichiarato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia.
“Festeggiamo oggi insieme i primi 10 anni del programma ‘Punti Luce’ di Save the Children. Il benessere dei minori e la loro crescita, soprattutto dei più fragili, è un tema particolarmente sentito dal Governo. Per questo abbiamo investito importanti risorse, 300 milioni di euro, in progetti per il contrasto alla povertà educativa in Italia, attraverso la realizzazione delle prime 60 comunità giovanili gratuite per giovani dagli 11 ai 18 anni e intervenendo nelle 15 aree italiane a più alta vulnerabilità sociale. Ringrazio Save the Children per la preziosa attività che porta avanti da anni e con grande disponibilità al fianco delle Istituzioni, nel solco di quella fattiva alleanza che come Governo e, personalmente, come Viceministro, ci stiamo impegnando a promuovere dal primo giorno di mandato”, ha dichiarato Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci.
All’evento partecipano: Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia; Anna Granata, Pedagogista e Docente dell’Università Bicocca di Milano; Maria Stefania Caracciolo, Assessore Lavori Pubblici, Istruzione, Edilizia scolastica, Area dello Stretto e Città Metropolitana di Reggio Calabria Regione Calabria; Federica Celestini Campanari, Commissario Straordinario dell’Agenzia Italiana della Gioventù; Marco Rossi-Doria, Presidente di Con i Bambini Impresa Sociale; Claudia Pratelli, Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro Comune di Roma; Maura Striano, Assessora all’Istruzione Comune di Napoli; Cecilia D’Angelo, Direttore del Territorio CONI; Tiziano Pesce, Presidente Nazionale UISP; Antonella Costantino, Direttore della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (U.O.N.P.I.A.) del Policlinico di Milano; Roberto Averna, Neuropsichiatra infantile dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma.
La pagina dedicata ai 10 anni dei Punti Luce di Save the Children è disponibile qui: https://www.savethechildren.it/10-anni-di-punti-luce