Milano -Centoquaranta esperti di arbitrato, provenienti da dodici paesi esteri (dalla Svezia alla Turchia, dalla Nigeria agli USA) si sono riuniti oggi a Milano in occasione della quindicesima edizione dell’Annual Conference, tradizionale appuntamento internazionale sull’arbitrato, organizzato dalla Camera Arbitrale di Milano.
Il rapporto tra il diritto penale e l’arbitrato, la gestione delle questioni di illegalità e l’acquisizione e l’utilizzo della prova sono i principali temi su cui si è focalizzato quest’anno l’Annual Conference dal titolo “Criminal Law in Arbitration”.
Il successo dell’arbitrato come strumento per la risoluzione di controversie internazionali commerciali e di investimento, comporta, infatti, la possibilità di dover fronteggiare comportamenti illeciti, come la frode, la corruzione e il riciclaggio di denaro.
L’evento, diviso in tre sessioni, con la partecipazione di otto relatori esperti internazionali, si è concentrato nella prima parte della giornata sul ruolo dell’arbitro, nel momento in cui emergono dei sospetti di una condotta criminale (poteri, obblighi, responsabilità). La seconda sessione ha esplorato la possibilità di arbitrare in presenza di questioni legate alla corruzione, considerato un tema di impatto sugli investimenti diretti esteri. Il terzo panel ha acceso i riflettori sulle prove: sebbene la condotta criminale possa avere il suo peso sulle questioni di merito, dalla stessa possono sorgere, anche questioni procedurali che l’arbitro deve risolvere, in particolare con riferimento all’acquisizione e all’utilizzo delle prove ottenute con mezzi illeciti.
Cresce l’utilizzo dell’arbitrato CAM: in cinque anni dal 2019 al 2023 sono aumentate le domande di arbitrato depositate in CAM: da 102 nel 2019 a 138 nel 2023, segnando un incremento del 35%.
In totale in 5 anni sono state gestite 614 domande di arbitrato. Nelle altre sedi arbitrali vengono depositati 4/5 arbitrati in media all’anno (Fonte: ultimo Rapporto Isdaci 2019). Valore: il valore totale delle controversie gestite in cinque anni è pari a due miliardi e mezzo di euro (2.455.505.151,00 euro). Il valore medio di una controversia è di 4 milioni di euro (4.014.388,8 euro).
Fiducia nell’istituzione: aumenta la fiducia nell’istituzione, tanto che anche in presenza di clausole per arbitrato ad hoc, le parti attrici propongono alla loro controparte l’applicazione del Regolamento Arbitrale CAM: in un anno sono triplicate queste proposte di arbitrato.
Tempi. Con l’arbitrato CAM la decisione sulle controversie, in media, si ottiene in 12.6 mesi (media degli ultimi 5 anni). Il tempo di conclusione del procedimento arbitrale si riduce del 56% (pari a 170 giorni) in caso si applichi la procedura semplificata. L’arbitrato semplificato, nato in CAM nel 2020, si applica ai procedimenti il cui valore della domanda non superi 250 mila euro, fatta salva la contrarietà di una parte; si applica inoltre a tutti i procedimenti senza alcun limite di valore economico, se le parti vi abbiano fatto riferimento nella clausola arbitrale o se ne abbiano concordato l’applicazione anche successivamente.
Arbitrato semplificato: è cresciuto il ricorso al semplificato del 25% in un anno. In un caso su cinque, le parti scelgono la procedura semplificata.
Costi. I costi di un arbitrato amministrato in CAM sono certi e prevedibili, perché stabiliti da un Tariffario. E’ possibile conoscere il costo di un arbitrato cliccando sul cost calculator. Con l’arbitrato semplificato i costi si riducono del 30%, rispetto a quelli della procedura ordinaria.
Chi utilizza l’arbitrato? Nel 66,5% dei casi si tratta di società di capitali, per il 20% di persone fisiche, tra queste si assiste ad un incremento del ricorso all’arbitrato da parte dei professionisti.
Esiti: un procedimento su due si è chiuso con un lodo (49% dei casi); è aumentato in un anno del 21% il numero di procedimenti che terminano con un lodo.
Network in Italia: convenzioni. La sede privilegiata del procedimento CAM resta Milano, ma è in aumento la scelta di altre città italiane come sede del procedimento a conferma del bacino di utenza sempre più ampio di CAM, ottenuto anche attraverso le convenzioni sottoscritte con altre istituzioni o enti italiani per la gestione degli arbitrati amministrati secondo il Regolamento CAM e per la diffusione della cultura arbitrale. Attualmente le Camere di commercio italiane convenzionate sono 17 a cui si aggiunge Curia Mercatorum, centro di mediazione-arbitrato delle Camere di commercio di Treviso-Belluno e di Venezia Rovigo. Gli altri enti convenzionati sono AIA, Associazione Italiana per l’Arbitrato, la Camera Arbitrale Forense di Pescara, l’Ordine degli Avvocati di Genova, l’Ordine degli Avvocati di Monza. Siglate nel 2024 tre nuove convenzioni con le Camere di commercio di Brescia, Pordenone-Udine e Venezia Giulia Trieste Gorizia. In un anno gli arbitrati gestiti in convenzione sono aumentati del 25%.
Arbitrato internazionale: pesa il 22,4% sul totale (casi in cui è coinvolta almeno una parte con sede o residenza all’estero).
Materie. Oltre un arbitrato su tre riguarda controversie societarie (il 37% del totale), con un incremento in un anno del 59%; seguono gli arbitrati in tema di fornitura (28% sul totale), appalti (12%) e affitto, vendita e cessione di ramo d’azienda (7%).
Cosa è l’arbitrato. L’arbitrato è un metodo di risoluzione delle controversie civili e commerciali, alternativo alla giudiziaria ordinaria. È possibile utilizzare l’arbitrato se le parti hanno inserito nel contratto o nello statuto sociale una clausola arbitrale oppure, a lite insorta, se le parti redigono un compromesso. Le parti hanno la possibilità di scegliere i soggetti che decideranno la lite (chiamati arbitri) tra tecnici ed esperti della materia. Il procedimento arbitrale termina con il lodo, che rappresenta una sentenza. A seguito della sottoscrizione di Convenzioni internazionali, il lodo arbitrale è riconosciuto in gran parte del mondo, questo è un vantaggio nella risoluzione di controversie che coinvolgono parti di nazionalità diverse.
“Secondo i dati della Camera Arbitrale di Milano, cresce ogni anno il ricorso all’arbitrato, sia da parte di grandi imprese, che da parte di aziende di dimensioni più modeste, grazie alle caratteristiche di questo strumento di poter risolvere le liti in tempi certi e rapidi; il sistema economico sa quanto l’incertezza e le lungaggini delle controversie siano dannose in termini di investimenti futuri – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore della Camera Arbitrale di Milano, che organizza l’Annual Conference sull’arbitrato. – Quest’anno abbiamo dedicato il nostro più importante evento a un tema di particolare interesse per le realtà economiche coinvolte nella risoluzione delle controversie commerciali. Ogni anno il nostro impegno è quello di riunire esperti per conoscere e condividere le migliori prassi internazionali a beneficio della diffusione della cultura dell’arbitrato”.