Dati Istat preliminari per novembre 2024: inflazione cresce all’1,4% su base annua (1). Crescite in tutti gli ambiti, soprattutto alimentari (carrello della spesa +2,6%), energia e trasporti, senza niente di particolarmente alto.
Si percepisce una certa stabilità che, però, non vuol dire che stiamo mediamente bene, ma che i problemi che c’erano prima continuano ad esserci, leggermente più problematici… e vuol dire soprattutto che non c’è inversione di tendenza. Sul fronte politico vuol dire che non ci sono iniziative che vengano incontro agli aspetti negativi già in essere, che comunque si deteriorano.
Gli stipendi continuano ad essere tra i più bassi d’Europa; le liberalizzazioni sembrano poco interessare chi dovrebbe decidere, mentre rendite di posizione e monopoli si acuiscono; gli accordi per galleggiare funzionano male: lo sciopero generale di oggi non è ideologico, come dicono al governo, perché gli scioperanti sarebbero comunisti e quindi ce l’hanno col governo che per loro sarebbe fascista, ma perché i lavoratori sono allo stremo; il dialogo all’interno della maggioranza, e peggio quello con l’opposizione, necessario per non continuare a fare politiche che non siano solo dispetti di uno verso l’altro, è in brandelli (la diatriba sull’aumento del canone Rai è una cartina al tornasole – 2); gli investimenti sono al lumicino mentre abbondano bonus e regalie che porteranno ad un ulteriore aumento del debito pubblico.
Ciliegina su tutto è il degrado del nostro Paese nelle istituzioni europee che, a differenza di quanto vogliono farci credere al governo dove sono in giuggiole per la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente della Commissione, la totale assenza di unità anche sul voto per la nomina della nuova commissione non è solo un fatto numerico e di accordi di potere, ma assenza di politiche che, quando si misura con l’esecutivo per eccellenza (la commissione europea), mostra il proprio vuoto.
L’italiano medio ha i suoi anticorpi, essenzialmente l’evasione fiscale, per cui continuerà a fare crescere la sua scarsa stima verso istituzioni e chi le fa funzionare. Un meccanismo terrificante in un Paese senza futuro.
Un’inflazione più o meno stabile quando già si sta male e solo sintomo che si continua a star male e si peggiora.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
1 – https://www.aduc.it/notizia/inflazione+annuale+crescita_140667.php
2 – https://tlc.aduc.it/rai/articolo/canone+rai+salta+ora+riduzione+non+cambia+nulla_38472.php