“Cellule”, per AltreScene da Zō la nuova danza urbana di Nach

Venerdì 20 dicembre, alle ore 21, c’è la danza internazionale sul palcoscenico di AltreScene, la rassegna di creazioni contemporanee e di nuova drammaturgia di Zo Centro culture contemporanee di Catania. In scena la performance “Cellule”, coreografia, testo e immagini della ballerina e coreografa francese Nach. una produzione Nach Van Van Dance Company. L’artista di Lione mette in scena una metamorfosi sorprendente dando vita a personaggi che si nascondono dentro di lei: donna, uomo, ombra, animale; una danza della vita potente, acuta, precisa ed espressiva, che passa repentinamente dalla dolcezza alla violenza.

Nel 2017 “Cellule” rappresentò il debutto da solista di Nach, in quella fase a un bivio tra la danza krump che l’aveva plasmata come ballerina e il desiderio di fare le cose a modo suo. Il krumping è una forma di danza nata nella comunità afro-americana di Los Angeles, una nuova danza “urbana” nera caratterizzata dalla libertà dei movimenti, l’espressività e l’energia come rappresentazione del proprio io attraverso la danza.
E se il krumping è al centro di ogni mossa di “Cellule”, Nach ne rompe i codici. E se la scena di apertura è da manuale di street dance, con foto in bianco e nero di folle e suoni di strade trafficate della città, musica rap e forti applausi, dopo che tutto è oscurato che appare sul palco, da sola, e balla al suono del suo respiro. Dai piedi che martellano il terreno ai rapidi sbattimenti delle braccia che terminano con arresti improvvisi, tutto il suo corpo è mosso da sussurri, mormorii, espirazioni e sussulti.

L’attività fa parte del progetto Chalermo Networking, sostenuto dal Comune di Catania grazie all’iniziativa “Palcoscenico Catania – La bellezza senza confini”.

Nei giorni a seguire – sabato 21 dicembre, dalle 10 alle 17, con un’introduzione a cura dello staff di Zo impegnato nel progetto, e domenica 22 dicembre, dalle 11 alle 18 – la ballerina e coreografa francese terrà sempre da Zo Centro culture contemporanee il workshop “Eloquence de l’imaginaire”. Il workshop fa parte del Cultural Transformation Movement Project, progetto finanziato dall’Unione Europea e i cui obiettivi principali sono quelli di differenziare le posizioni di leadership all’interno del panorama culturale, e favorire una maggiore partecipazione delle Under Represented Communities, le comunità sottorappresentate come persone con disabilità visibile e invisibile, comunità Lgbtqi+, migranti, profughi e chiunque provenga da contesti socioculturali a rischio. È il primo di un ciclo di workshop pratici che utilizzeranno i linguaggi delle discipline dello spettacolo dal vivo e porteranno alla selezione di 5-7 artisti che saranno impegnati, nel 2026, in una residenza di creazione con il fine di realizzare una performance multidisciplinare che prenderà spunto dai bisogni e dalle tematiche che emergeranno durante gli incontri.

Anne-Marie Van in arte Nach si è avvicinata alla danza attraverso il krump, che ha scoperto nel 2008. Esibendosi per diversi artisti, ha incontrato una vasta gamma di personalità, tra cui il coreografo Heddy Maalem e il regista Marcel Bozonnet. Nella musica, lavora con Koki Nakano e Ruth Rosenthal (collettivo Winter Family). Nel cinema, ha collaborato con gli studenti di una delle scuole del collettivo Kourtrajmé per un lavoro di trasmissione incentrato sul corpo, sulla postura e sull’incarnazione, elementi fondamentali nel suo stesso percorso.

Una svolta è arrivata nel 2017 con la creazione del suo primo assolo “Cellule”, seguito nel 2019 da “Beloved Shadows”, un pezzo creato dopo un viaggio in Giappone dove ha scoperto arti performative come il teatro Noh e Bunraku, oltre alla danza Butoh. Convinta della necessità di “raccontare una storia”, Nach si impegna maggiormente nel suo percorso, quello di un corpo organico, la cui danza potente e delicata si interseca con altre percezioni e gesti artistici come le arti visive, gli spazi di vagabondaggio e di scorrimento, la luce e le parole. Questo approccio alla creazione si riflette nella sua conferenza danzata “Nulle part est un endroit” (2021). Resistente alle categorie, il suo lavoro mette in discussione sia il femminile che i processi intrapresi da ogni individuo per recuperare un’identità multipla. Questioni che affronta in modo diverso nella sua nuova creazione “Elles disent”, il suo primo pezzo di gruppo, presentato in anteprima nel 2022, e nel progetto di videoinstallazione “Scène pour récit nu”, presentato nel 2023 alla Biennale de la Danse di Lione.
Biglietto: € 20, ⁠€ 15 ridotto studenti al botteghino. Prevendita on line su https://dice.fm/partner/dice/event/g5555p-cellule-20th-dec-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets.

Info telefono 0958168912 da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13.

Zō Centro culture contemporanee: piazzale Rocco Chinnici 6, Catania