L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, chiede di rafforzare il sostegno finanziario per far fronte alle crescenti necessità dei rifugiati sudanesi che arrivano in Libia, mentre il numero di persone aumenta e le temperature si abbassano.
Dall’inizio dell’anno, il numero di rifugiati sudanesi in cerca di sicurezza in Libia è raddoppiato, con una stima di 400 arrivi giornalieri nel Paese. La crisi in Sudan ha costretto milioni di persone alla fuga in tutta la regione, con 8,4 milioni di sfollati interni in Sudan e 3,1 milioni di rifugiati sudanesi nei Paesi limitrofi, di cui circa 210.000 in Libia.
L’UNHCR è presente ad Alkufra, il principale punto d’ingresso dal Sudan, per fornire assistenza vitale ai rifugiati con il supporto delle autorità locali e delle comunità ospitanti. Ciò include il rafforzamento dell’accesso all’assistenza sanitaria, il miglioramento delle condizioni di vita attraverso la distribuzione di beni di prima necessità e il potenziamento dell’accesso alla documentazione fornita dalle autorità locali per migliorare la libertà di movimento e la protezione.
I rifugiati e le comunità ospitanti in regioni remote come Alkufra devono affrontare condizioni particolarmente dure. I prezzi dei generi alimentari ad Alkufra sono più alti del 19 per cento rispetto alla media nazionale, a causa dell’interruzione delle catene di approvvigionamento, dell’aumento della domanda e della carenza di carburante, aggravati dalla guerra in corso in Sudan. L’aumento del costo della vita si aggiunge alle sfide, con molti rifugiati che lottano per sopravvivere in condizioni di vita al di sotto degli standard. È necessaria un’assistenza urgente, che comprenda coperte, indumenti caldi e materiali di riparo rinforzati per aiutare i rifugiati a superare il periodo invernale.
L’UNHCR ha intensificato la sua risposta per rispondere ai bisogni in rapida crescita dei nuovi arrivati. Circa 60.000 rifugiati hanno ricevuto articoli di soccorso essenziali, tra cui materassi, coperte, set da cucina, lampade solari e kit per l’igiene personale. Inoltre, l’UNHCR ha sostenuto 16 cliniche ad Alkufra, Bengasi e Tripoli con medicinali e forniture mediche, ha riabilitato diverse scuole e ospedali e si è impegnato direttamente con i rifugiati sudanesi nel Paese per identificare e rispondere ai loro bisogni specifici.
“Oltre all’impegno delle autorità e delle comunità libiche a sostenere i sudanesi in fuga dal conflitto, è necessario un ulteriore sostegno da parte della comunità internazionale per rafforzare l’accesso al cibo, all’acqua potabile, alla salute e all’istruzione”, ha dichiarato Aseer Al-Madaien, capo missione dell’UNHCR in Libia.
Con un numero crescente di rifugiati in arrivo ogni giorno dal Sudan e con le risorse sovraccariche, l’UNHCR chiede alla comunità internazionale di estendere il sostegno d’emergenza all’azione umanitaria in Libia per assistere i rifugiati sudanesi. Questo sarà essenziale per espandere le attività in tutta la Libia, in particolare il sostegno ai centri sanitari di Alkufra, il miglioramento delle condizioni di vita e l’assistenza per soddisfare le esigenze dei rifugiati più a rischio.
“I rifugiati in Libia hanno affrontato immense difficoltà durante il loro viaggio”, ha dichiarato Al-Madaien. “Mentre entriamo in un nuovo anno, dobbiamo agire rapidamente per prevenire ulteriori sofferenze e proteggere vite umane”.
L’UNHCR sta guidando la risposta interagenzie alla crisi sudanese in Libia. Nell’ambito di tale risposta, l’UNHCR sta cercando di raccogliere 22 milioni di dollari per rispondere alle esigenze stimate di 449.000 rifugiati e comunità ospitanti entro la fine del 2025.