Milano – Dal 15 gennaio fino al 17 dicembre 2025, un mercoledì al mese alle ore 18:30, Via Stampa presenta Uno in Due, un ciclo di conferenze ideato dagli artisti Marco Bongiorni e Ettore Favini per celebrare il rito della condivisione tipicamente milanese. Ispirato alla celebre espressione dialettale milanese “vün in dü” – usata per condividere una bottiglietta di Campari Soda in due bicchieri – il progetto combina l’atmosfera informale dell’aperitivo con una riflessione più profonda sul mondo dell’arte e della cultura.
In ciascuno dei nove appuntamenti in programma, un giornalista dialogherà con due artisti, dando vita a un’ora e mezza di scambi e riflessioni. Uno in Due propone un momento di aggregazione semplice ma significativo, dove cultura e socialità si incontrano. Figure protagoniste del mondo dell’arte e del giornalismo si mettono in dialogo, riprendendo l’idea che l’aperitivo non sia solo un’abitudine, ma una vera e propria tradizione per condividere idee.
Gli artisti dialogheranno con il giornalista per esplorare storie, visioni e temi comuni alle proprie ricerche, coinvolgendo anche il pubblico in una dinamica autentica e conviviale. Durante l’evento, verranno allestite nelle sale di Via Stampa, due opere (una per artista) che rimarranno esposte fino all’incontro successivo.
Gli artisti partecipanti sono Chiara Camoni, Nicole Colombo, Sara Enrico, Anna Galtarossa, Massimo Grimaldi, Invernomuto, Claudia Losi, Rebecca Momoli, Liliana Moro, Marta Pierobon, Marta Ravasi, Antonio Rovaldi, Stefano Serretta, The Cool Couple, Patrik Tuttofuoco, Nico Vascellari, Vedovamazzei, Luca Vitone. Insieme a loro, interverranno i giornalisti Nicolas Ballario, Corrado Beldì, Francesca Berardi, Cristiana Campanini, Guia Cortassa, Angela Maderna, Greta Privitera, Gabriele Sassone, Massimiliano Tonelli.
Uno in Due inizia mercoledì 15 gennaio con le artiste Marta Pierobon e Anna Galtarossa, intervistate dalla giornalista e storica dell’arte Cristiana Campanini.
Anna Galtarossa si dedica a scultura, tessitura, cinema e realtà virtuale, mescolando tecniche tradizionali e materiali riciclati – plastica, fiori, elementi di natura artificiale, stoffe, trine – per realizzare opere simboliche ed evocative, feticci di una mitologia perduta, oppure vivaci e spettacolari installazioni che spesso coinvolgono fisicamente il pubblico in ingegnose architetture.
La ricerca di Marta Pierobon si incentra sull’osservazione della trasformazione continua del quotidiano e del domestico. La sua pratica è basata sulla fusione tra narrazione e materia: attraverso l’uso di media diversi come la ceramica, il bronzo, le resine, il tessuto e il disegno, crea serie di lavori che si sviluppano in bilico tra una realtà interiore legata al gioco e la razionale percezione del mondo.
Cristiana Campanini è giornalista laureata in storia dell’arte, scrive per La Repubblica e collabora con Arte. Insegna Storia e strategia delle gallerie, nel quadro della facoltà di Arte, valorizzazione e mercato all’Università IULM di Milano e Giornalismo culturale per le arti e lo spettacolo al DAMS in Cattolica a Brescia. Nel 2014 fonda ArtAround, il primo archivio delle gallerie private in Italia.