Verona – Lo scatto che ritrae Messina Denaro, il boss mafioso scomparso nel settembre 2023 dopo 30 anni di latitanza, in posa davanti all’anfiteatro Arena, fornisce l’occasione per ricordare l’attenzione che l’Amministrazione pone rispetto alla presenza di infiltrazioni mafiose sul territorio veronese e dell’impegno nell’attuare azioni per contrastarne i rischi.
Tra queste, la richiesta già presentata a Roma al ministro dell’Interno Piantedosi di prevedere il distacco presso la Procura della Repubblica di Verona di un magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia (D.D.A.) della Procura della Repubblica presso il tribunale di Venezia e l’istituzione di una sezione operativa della Direzione Investigativa Antimafia, richiesta presentata dal sindaco Damiano Tommasi e dall’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e sottoscritta anche da tutti i Comuni della Provincia, per un’azione corale e condivisa.
“Apprendiamo e seguiamo la notizia dai giornali – afferma l’assessora alla Sicurezza, Trasparenza e Legalità Stefania Zivelonghi-. I fatti risalgono al 2006, quindi molto tempo fa, ma certo non sorprende che un personaggio che ha fatto una latitanza così lunga e in condizioni lussuose abbia scelto di passare anche da Verona. Quanto a possibili legami tra questa sua presenza ed altri contesti spetterà agli inquirenti accertarlo.
Di sicuro questo ci dà lo spunto per attirare l’attenzione e mantenerla alta sull’attrattività del nostro territorio da parte di organizzazioni di stampo mafioso – prosegue l’assessora Zievlonghi-. Un’attrattività dovuta certamente alla sua economia florida, al fatto di essere un crocevia di merci destinato ad esserlo in maniera sempre più importante anche nel prossimo futuro, al fatto di essere sede di grandi opere e cantieri ma anche in ragione del fatto che il Veneto dispone di soli 5 magistrati antimafia contro i 50 della Regione Lombardia.
Da qui la nostra richiesta, che non ci stanchiamo di portare avanti e che per ora rimane inascoltata, di un incontro con il ministro della Giustizia Nordio per rappresentare la necessità a nome di tutti i Comuni della Provincia di avere una sede della direzione distrettuale antimafia nel nostro territorio”.