Debito pubblico alle stelle. Conoscere per giudicare

Bankitalia ieri ha fatto sapere che il debito pubblico a novembre è arrivato a 3.005,2 miliardi, con una crescita di 23,9 miliardi rispetto al mese precedente. Ogni italiano, quindi, si porta dietro un fardello di oltre 50mila euro, 50.944 per la precisione.

Psicologicamente fa impressione perché è un record, dovuto  essenzialmente (87%) all’accumulo di liquidità da parte del ministero del Tesoro al fine di coprire spese eccezionali o onorare scadenze. L’accumulo di questa liquidità viene fatto emettendo titoli di Stato (Bot e BTP). I cui acquirenti sono essenzialmente (e in crescita) investitori stranieri (30,5 da 30,2%). Quindi il governo più nazionalista (e più indebitato) di sempre fa affidamento ad investitori stranieri (ricordiamocelo quando sentiamo gli elogi sulla forza economica del nostro Paese). Inoltre, nonostante il governo faccia inviti pressanti per acquistare Btp (persino l’incentivo di togliere i titoli di stato dal calcolo dell’Isee), i risparmiatori italiani sono in calo (14,3 da 14,4%).

Questa è la fotografia delle politiche in corso. Da dove vengono presi (in buona parte) i soldi per attuarle.

Come è previsto di recuperare questi soldi?

Il presupposto principale dovrebbe essere la compattezza del governo, in modo che le decisioni siano determinate e non solo frutto di accordi che, alla fin fine, annacquano i provvedimenti. L’anno in corso è di verifica: ci sono diverse elezioni regionali dove i partiti di governo si stanno già scannando fra di loro per le poltrone, mentre continua a non essere chiara la cosiddetta politica estera (sono in parte filo-Putin o no?)… con tutta la ricaduta che questo comporta sulle scelte economiche.

A seguire vengono le scelte per il recupero di questo debito.

Molta attenzione per introiti fiscali, politiche industriali, fiducia di industrie e consumatori, inflazione. Quindi: lotta all’evasione (evasione che è in calo, ma temporaneo visto che sono sempre di più i cosiddetti condoni), grandi aziende (vedi auto) in crisi, fiducia cittadini e consumatori sempre in calo (il campanello d’allarme è la rovinosa crescita di elettori che non sono più tali), inflazione fuori del controllo del governo (1).

Chi, come e quando farà rientrare il debito pubblico, che intanto cresce?

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc

 

1 – https://www.aduc.it/articolo/inflazione+fuori+controllo+governo+non+siamo+messi_38684.php