Dal 30 gennaio all’8 febbraio in Civica la mostra sui documenti provenienti dalla Galleria Linea 70 che raccontano la vivacità artistica e culturale di quegli anni.
Verona – Alla galleria d’arte Linea 70 si entrava alle nove di sera, tutti potevano acquistare un’opera d’arte e portarla a casa a prezzi accessibili grazie al multiplo d’autore. La Galleria era non solo un luogo d’arte ma anche un spazio dove socializzare e fare relazioni, dove gli artisti si relazionavano con il pubblico e viceversa.
Erano gli anni Settanta e Ottanta, caratterizzati a Verona da un forte fermento culturale e dal desiderio di sperimentare, ben documentati dalla Galleria Linea 70 che, insieme ad altri spazi espositivi, hanno favorito il nascere e il diffondersi di quel clima.
Che rivivrà alla Biblioteca Civica grazie alle mostra ‘Linea 70- fotografie e testi’, che inaugura sabato 18 gennaio alle ore 10.30 per restare visibile fino all’8 febbraio. Il percorso espositivo, che segue quello inaugurato a dicembre nello spazio H83 e incentrato sugli artisti in mostra, verrà presentato dal Dott.ssa Donata Negrini, dell’associazione Non Capovolgere Arte Contemporanea e si concentra sull’aspetto documentaristico e storiograco. In una sala dedicata, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare una selezione di fotografie, documenti e scambi epistolari che raccontano la storia della galleria e del suo ruolo nel panorama artistico dell’epoca. Le immagini, accompagnate da lettere e documenti originali, offriranno uno spunto di riflessione sulla cultura visiva di quegli anni, sulle relazioni tra artisti, curatori e galleristi, e sull’impegno di un ambiente culturale che ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione e valorizzazione della produzione artistica contemporanea.
“Linea 70 è stata una delle gallerie d’arte che a Verona ha fatto un’operazione di grande coinvolgimento della cittadinanza, promuovendo la partecipazione democratica all’arte – afferma l’assessora alle Biblioteche Elisa La Paglia-. In città non era l’unica, da qui gli anni di grande fermento culturale in cui uscire a fare una passeggiata voleva dire andare a visitare una galleria d’arte e qualsiasi fosse la condizione economica sociale sentirsi accolto e incluso. Con questa mostra vorremmo ricordare la ricchezza culturale della Verona di quel periodo e degli artisti e i valori che hanno fatto la storia dell’arte contemporanea di allora, ciò ci aiuta i a spiegare anche il lavoro che stiamo facendo con l’assessorato alla Cultura il presidente della commissione Cultura per creare una sinergia tra la politica e le gallerie d’arte per rendere la cultura e l’arte accessibili a tutti”.
“Con la rete ArtiVer ci stiamo impegnando perché pensiamo che unendo tutte le forze pubbliche e private che operano in questo settore sia possibile rilanciare una stagione dedicata all’arte contemporanea, con tutte le implicazioni culturali e sociali- afferma il presidente della Commissione cultura Alberto Battaggia-. Questa iniziativa dimostra la consapevolezza dell’opportunità di andare a scavare periodi storici che sono stati gravi di contraddizioni ma anche terribilmente interessanti”.
“Ringrazio gli ideatori e soprattutto chi collabora per realizzare e promuovere queste progettualità, con l’auspicio che abbiano il successo che meritano”, ha aggiunto il consigliere provinciale Francesco Casella.
Presenti in conferenza stampa i curatori della mostra Ulyana Avola, Zeno Massignan e Filippo Tommasoli.
La mostra sarà arricchita dal ciclo di incontri ‘Un certo clima. Gli anni 70 a Verona’, il primo dei quali in programma il 30 gennaio alle ore 17 in Civica, per raccontare la città di quegli anni nei suoi diversi aspetti legati alla cultura e alla società. Il 30 gennaio il focus sarà su “Artisti e galleristi on the road”, e vedrà la partecipazione Patrizia Nuzzo, Curatrice Responsabile delle Collezioni d’Arte Moderna e Contemporanea della Galleria d’Arte Moderna, Camilla Bertoni, storica dell’arte dell’Associazione Mario Salazzari e curatrice del volume “Dario Tenuti e l’immagine trovata” dedicato all’artista che, insieme ad altri, fondò inizialmente la galleria poi rilevata da Pippo Avola; Maria Grazia e Ulyana Avola, rispettivamente moglie e figlia del gallerista che ha definito l’indirizzo della galleria per tre decenni dedicandola alla grafica, gli artisti Davide Antolini e Gigi Bragantini.
Il 4 marzo l’incontro sarà dedicato alla musica e allo spettacolo, mentre l’ultimo dei tre appuntamenti, la cui data è ancora da definirsi, ruoterà attorno al tema delle complesse relazioni tra politica, cultura e società.
Le Edizioni Linea 70, fondate da Pippo Avola, accompagnano l’attività della galleria che ha operato a Verona per circa un trentennio dal 1973 al 2002, nella sua sede al civico 13 di Via Cantore, promuovendo la conoscenza dell’arte contemporanea e pubblicando una serie di cartelle di grafica che sono entrate nel novero delle pubblicazioni più prestigiose in questo ambito. Molte infatti, da tempo esaurite, appartengono ormai al mondo del collezionismo. L’approccio alla diffusione del multiplo, ridette una sorta di democrazia artistica, in cui l’opera non riservata solo a una ristretta cerchia di privilegiati collezionisti, ma può essere condivisa e apprezzata da molti. La riproducibilità dell’opera d’arte non la degrada, bensì la valorizza, facendo s che essa possa comunicare in luoghi e contesti diversi. Questo aspetto, unito alla vita culturale e mondana che ruotava attorno alla galleria Linea 70, sono in sintesi i principali temi del progetto. Si desidera inoltre evidenziare la funzione che può avere una galleria d’arte, in quanto non solo spazio espositivo ma anche fulcro culturale, capace di arricchire la società attraverso la promozione della diversità, dell’educazione, della creatività e del dialogo sociale. Gli artisti che verranno esposti sono: Emilio Vedova, Giuseppe Santomaso, Giulio Turcato, Piero Dorazio, Achille Perilli, Giò Pomodoro, Eugenio Carmi, Emilio Scanavino. H via Mantovana 83/E +39 340 0543848 37137 Verona VR info@habitatottantatre.com P.IVA 04578890230 Questi sono solo alcuni fra i maggiori maestri italiani che hanno firmato fogli all’acquaforte e all’acquatinta che hanno collaborato con la galleria. Il progetto intende celebrare non solo l’importanza della galleria Linea 70 come punto di riferimento per l’arte contemporanea, ma anche l’eredità di un periodo che ha visto la nascita di forme nuove di espressione artistica, stimolando la riflessione sull’arte come fenomeno sociale e collettivo. La produzione di cartelle di grafica Edizioni Linea 70, sono oggi presenti in collezioni private e enti pubblici, quali il Museo di Castelvecchio di Verona, il Museo d’Arte Contemporanea di Bolzano ed altre sedi di interesse pubblico. Il progetto cura in modo particolare le documentazioni relative sia all’ideazione in stampa delle incisioni, sia alla realizzazione dell’installazione in Piazza dei Signori dell’opera Luogo di Misure dello scultore Gi Pomodoro, esposta a Verona nel 1980.