Sara Brucoli: come la riserva marina è la nostra vita, l’Arte è il nostro battito cardiaco

Chi è Sara Brucoli? Immaginate, se quello che andremo a scrivere generasse una sorta di dibattito. Non un litigio, ma un “rumoroso” dibattito. Perché, fidatevi, la protagonista della nostra storia suscita tanta curiosità, quasi si trattasse di Alice nel paese delle meraviglie…sempre alla ricerca di una via d’uscita. Sara è un flusso di idee con la speranza che il dialogo faccia ritrovare la pace. Immaginate se chiunque potesse dire quello che pensa senza essere giudicato per questo: se quello che diciamo avvicina invece di dividere, se non peggio. Magari, basterebbe questo per descrivere la Pace nel mondo… Ovviamente, per il momento è utopia!

Sara, 33 anni pugliese. Scorpione, ascendete scorpione, luna in leone. Si definisce una counselor olistica, figura professionale che opera nell’ambito della relazione d’aiuto. Attraverso l’ascolto, le abilità comunicative e le competenze relazionali, aiuta a sviluppare e potenziare le proprie risorse personali e a migliorare le relazioni nei vari contesti di vita.

Pratica yoga per il benessere corpo, mente e spirito. Non solo: anche danza, nuoto, kick box. Insomma, la ragazza si tiene in movimento. “Ho avuto l’opportunità di frequentare per un anno la Libera Università Italiana degli Studi Esoterici per un anno, una collaborazione con L’Imperial Academy Of Moscow, Diandra University Parapsychology e altri enti formativi, anno in cui ho approfondito tematiche quali teologia, paranormale, religioni, folklore, materie non molto considerate”.

Sara è autrice di quattro libri (al momento). La storia continua.

La natura, l’ambiente sono per te una grande passione: quando è cominciato tutto questo e che cosa, in particolare ti ha convinta ad affrontare queste tematiche?

Essendo Pugliese sono abituata a frequentare la zona del mare praticamente da maggio a ottobre, amo il caldo torrido e il sole cocente, da quando ero bambina. Non uso creme solari. Mi basta una bottiglia d’acqua e della frutta. Talvolta passo dalle zone di mare anche nel periodo invernale. Sono amante della montagna e del freddo in egual misura.  Quando posso passo qualche giorno in Abruzzo, zona Maiella. Luogo in cui si respirano olii essenziali sprigionati dai fiori, dagli alberi e dalle piante, la vita è più calma e zone in cui mi faccio lunghe passeggiate sugli argini scoscesi della Montagna. Ebbene, indosso ciabattina o sandalo con pochi gradi e non amo piumini o giubbottoni, penso sia una pratica che tempri il corpo e faccia bene anche alla postura e mi ispira libertà.

Ecco mi piace ambientarmi, non uso nemmeno l’ombrello quando piove.

Non sopporto aria condizionata o riscaldamento eccessivo preferisco sudore per termoregolarmi o fare attività motoria per riscadarmi e lasciar fare al mio corpo.

Gardner, teorico delle intelligenze multiple suggerisce che alcuni trovano armonia con la natura. In passato ho anche curato l’aiuola di un orto, così come riesco a entrare in sintonia con facilità con gli animali. Le tematiche ambientali spesso sono accompagnate da dibattiti politici, per esempio noto un bel malcontento verso l’aumento della tassa dei rifiuti, così come non penso che le auto elettriche risolvano la vita, preferirei di gran lunga un auto d’epoca! Sono della stessa linea di pensiero di alcuni scienziati silenziati dal dibattito che sostengono che ‘il problema del surriscaldamento sia di origine solare (energia solare utile anche al benessere!) piuttosto che di mano umana. Il Deserto del Gobi, secondo le ricerche era una grande foresta, non esistevano auto o industrie per incentivarne la scomparsa..!

Una dettaglio per spiegare il nostro territorio?

Posso vantare di vivere in Puglia, insignita per due anni consecutivi come miglior destinazione di viaggio al mondo per National Geographic. Questo spiega già tutto. In Puglia non mancano zone con terme, spiagge, lidi, buona cucina, buon vino, luoghi di culto, zone di movida. Tutto sommato, apprezzo molto la Toscana, l’Abruzzo, mi piacerebbe fare un po’ di trekking sull’Etna e visitare la Sicilia. Ho trovato molto interessare conoscere Verona, l’entroterra bucolico ancora non l’ho visitato. Oltre ovviamente menzionare la classica Roma, senza tempo. Non amo molto Milano, pur essendoci andata. Così come trovo Bologna troppo presa da ideali politici assurdi.

Si dice che siamo quello che siamo: Sara che cosa vuole dalla vita? C’è una lezione che ti ha cambiato?

Spero di vivere a lungo, magari con la persona che amo (che al momento non si palesa). Magari continuare a studiare, visitare qualche paese extraeuropeo. Mi piacerebbe fare un bagno nel Gange. Sono amante delle Alfa Romeo, mi piacerebbe averne una. Spero di morire di vita  (magari di vecchiaia) dopo aver visitato luoghi stupendi, lasciare un bel ricordo in chi voglio bene e morire con dignità piuttosto che di farmaci.

Ecco una lezione che ho imparato è di contare sulle proprie risorse interiori, piuttosto che affidarsi troppo a farmaci e diagnosi, sebbene solo in casi eccezionali siano utili. Alla naturopatia si rivolgono individui che sono stanchi di terapie (spesso intossicanti e dannose o date con troppa facilità) e cercano altre strade più dolci, più ‘umane’ e magari anche non cliniche, ma più mistiche.

Io, ho vissuto una pessima esperienza per mano medica (senza danni gravi), il mio racconto è stato utile per chi magari non vuole vivere in prima persona l’esperienza o per spronare alla denuncia (qualora accada qualcosa di simile!).

Qual è la cosa più sorprendente che hai scoperto lavorando in questo campo?

Apprezzo le altezze che si possano raggiungere in alcuni casi: come la bontà (non sempre ostentata), il distinguersi per una propria dote o talento, la capacità di ricrearsi, l’unicità, la perseveranza, la fedeltà. Ma talvolta mi rattristano le bassezze di cui sono capaci alcuni, specie quelli che si presentano sotto mentite spoglie, ma sono peggio di chi criticano, oppure chi usa grandi ideali per giustificare comportamenti non molto consoni.

L’acqua è la forza che ti tempra: nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi… Che altro dovremmo aggiungere?

Ho condiviso su Facebook e Instagram un video in cui nuotavo per raggiungere lo Scoglio dell’Eremita di Polignano a Mare, luogo molto contemplativo. Molti hanno trovato il video suggestivo. Bè, io sono segno d’acqua (per chi apprezza e studia l’astrologia) governata da un pianeta di fuoco Marte, trovo solievo tuffandomi nel mare, con un bagno caldo.. Così come sono amante di infusi e tisane.

Eppure, siamo molto più simili all’acqua di quello che pensiamo. A esempio, come il mare non è composto da “solo mare”, ma da mille mila singole goccioline di acqua, così la società è composta da mille mila singoli individui. L’acqua è il primo elemento che viviamo, nel grembo materno. E’ disintossicante. E’ essenziale per le nostre reazioni metaboliche. Mi fa pensare ai percorsi SPA ovvero alla Salus per acqua. C’è chi sceglie anche in parto in acqua, decisamente più dolce e meno traumatico.

Come la riserva marina è la nostra vita, l’Arte è il nostro battito cardiaco, quello di ogni persona che crea emozioni?

Metafora molto bella. Non mi definisco artista, magari per qualcuno lo sono. Sicuramente creativa. Sono spesso soggetto fotografico, ma non amo quel tipo di fotografia che sfuma nella pornografia, lo trovo svilente per l’emotività e l’intimità. Talvolta dipingo da autodidatta, mi sono avvicinata alla pittura grazie ai pennelli da make up (e anche in questo caso preferisco sempre qualcosa che si avvicini al vero, senza snaturare eccessivamente il volto!). Certamente l’arte può scuotere e comunicare anche il non dettoSono sicuramente musicofila: apprezzo la musica italiana di una volta, la techno, l’elettronica con i synth anche la classica.

Di quanti raggi di sole è composta la tua anima?

Questa è una domanda impossibile se volessimo considerare il sole disegnato come lo disegnano i bimbi!  Che io sappia il sole (secondo delle ricerche) produce raggi UVC, UVB, UVA e infrarossi. Con onde radio e raggi X. Ci sono testi esoterici che trattano raggi cosmici e sfumature di personalità in base ai segni zodiacali e i raggi di altre stelle. Così come possiamo dare uno sguardo agli eventi grazie ai raggi cosmici.

Che cosa hai scoperto di te che non immaginavi di possedere?

Mi sono sempre sentita attratta da questioni religiose, paranormali o appartenenti alla sfera del non visibile. Eppure non sono assidua frequentatrice della Chiesa o della Messa. Né mi definisco una bacchettona, credulona. Tutt’altro spesso non amo il fanatismo verso una sola religione che hanno alcuni. Anni a dietro sognavo un mio parente (mai conosciuto in quanto defunto) e ho scoperto che era un  ‘Don’ pur essendo sposato, parlando con suo figlio (mio nonno, attualmente vivente) ho scoperto anche di aver un avo che è stato arcivescovo, sposato con una monaca. La cosa mi ha colpita visto che tengo molto alla sfera onirica e la considero uno dei miei tanti ‘sesti sensi’. Magari questo mio lascito genetico, spiega alcune mie inclinazioni. Penso sia un qualcosa di interessante appartenente alla mia genealogia. Così come mi sono sempre interessata di questioni politiche, tant’è che adolescente ero in consiglio comunale giovanile, allo stesso modo anche questo è influenzato dalla mia genealogia. Ma non mi candiderei in politica.

Abbiamo libertà di parola e ognuno può dire quello che vuole. Ma ha senso questo parlare a vuoto, a vanvera, confondendo, se non addirittura, disinformando le persone? Insomma, il politically correct ha ucciso la libertà d’espressione?

Nei social c’è di tutto. E lo dico da studiosa della società, così come autrice di un libro a tema social. Utilizzo Facebook, Instagram, Telegram  e Linkedin, ma non sento la necessità di sovraespormi. Non amo e non uso app di incontri, se pur possono essere utili e non solo per qualcosa di promiscuo.

I miei profili sono stati al centro di censura spesso, con blocchi e fact checking (spesso di parte e con conflitto di interessi), poiché spesso condividevo ricerche (accademiche, con libri) contrarie alla vaccinazione o critiche verso un sistema sanitario curare, diagnosi-maniaco e iper interventista (idee che avevo già prima della situazione passata in questi anni), oppure mi sono state bannate fotografie in cui si intravedeva il seno (nulla di sessualmente esplicito e/o pornografico, roba che paradossalmente invece sui social circola e anche parecchio e trovo di cattivo gusto, se non squallido), peggio spesso su alcune questioni mi sono beccata ‘l’etichettamento compulsivo’ da parte di chi -stranamente- mettendosi su libera piazza, dichiarandosi influencer anziché argomentare e accettare punti di vista differenti tende a usare etichette psicologiche o slogan dell’ultimo minuto pur di non rivedere proprie posizioni o semplicemente accettare quelle altrui. Mi sono spesso mostrata critica (se non contraria) verso il porno e la prostituzione sbandierata come lavoro dignitoso, così come spesso verso l’aborto facile. Per non parlare, poi, quando si dibatte del dialogo interreligioso. Molti ‘cattolici’ non sanno nemmeno cosa sia la loro religione, non ne fanno uno studio reale ma vivono di stereotipi. Penso che internet venga visto come un grande equalizzatore ma anziché nelle piazze o in tribunale, nei faccia a faccia e in uno studio medico (se necessario) alcune questioni vengono discusse sul web tra fazionismo e fanatismo.

A tutti può capitare di provare un senso d’inquietudine, che ci impedisce di vivere una vita soddisfacente e ci fa perdere vitalità ed entusiasmo… rimedi e cure?

I termini diagnostici non mi aggradano, snaturano il mondo emotivo, del pensiero e sentimentale rendendolo solo materia medica e non esistenziale. La tristezza è diventata una malattia invece che una emozione da accogliere e comprendere. L’inquietudine è un’altra malattia che dovrebbe far riflettere sul senso di noia, la voglia di cambiamento e le nostre risposte agli eventi. Eventi su cui possiamo intervenire, o anche non. Se sono inquieta mi leggo i tarocchi, esco, mi metto in movimento. Mi accendo un incenso. Se posso cambiare situazione cerco di comprendo il come.

Saper cambiare opinione è un grande privilegio o una mancanza di coerenza?

 Ognuno di noi vive secondo il suo stile di vita credo sia stupido e banale pensare che siamo accomunati tutti dallo stesso destino, a parte la nascita e la morte ci sono infinite strade, possibilità e variabili. La scelta del cambiamento deve partire da se stessi, magari rivedendo una propria abitudine, ideologia, atteggiamento, seguendo una ispirazione o la propria vocazione. A quel punto il cambiamento può essere positivo, può essere ravvedersi, può essere fattore di crescita e fonte esperienziale e di confronto. Questo non dovrebbe essere frutto di sopruso o manipolazione.

Ci racconti un WOW! eclatante e un gesto di tenerezza?

Mah, non so se sia un “wow! eclatante” ma mi sono lanciata dalla Zip line a Pacentro in Abruzzo, molti miei conoscenti l’hanno definita una esperienza estrema. Alcuni adrenalinica, altri ansiogena. Devo dire che pensare si possa rompere tutto e trovarsi schiacciati a terra può essere eclatante! Ma è una botta di vita intensa, senza stupefacenti. Tenerezza? Non saprei.. Almeno niente in vista ultimamente. Non ho mai ricevuto dimostrazioni d’amore esagerate o dichiarazioni d’amore assurde (al liceo un mio ex mi scrisse ‘ti amo principessa’ sull’asfalto della via di casa: carino, ma imbarazzante). E poi, sono single da molto. Non vivo nella tenerezza da un po’… Di tenero trovo anche il parlare con gli animali o mandarmi messaggini con mia nonna, donna lucida e ancora abbastanza in salute!

Nell’era della comunicazione e dei social è ancora possibile mettere ordine nei pensieri, sentimenti ed emozioni intensi che vanno oltre il piacere fisico e la novità dell’esperienza?

Bè nell’era dei social ci sono infinite contraddizioni. Talvolta penso che il troppo uso dei social sia negativo per l’intimità, così come una volta si diceva del guardare troppo la televisione. Diventa tutto banale spesso o macchiettistico. Spesso utilizzo ‘i ricordi’ di Facebook per fare un punto della situazione. Prediligo le agende cartacee o i diari, molto più ‘âgé‘ ma decisamente diversi come sensazione e intimità di un diario virtuale! La scrittura ci connette a noi stessi, è molto diverso da battere al pc o allo schermo. Certamente, il massaggio che spesso passano molti influencer è quello dell’emulazione, poi sui social si comunica con frasi brevi (certo gli aforismi e citazioni sono degni di nota.. ma si perde la capacità di dialogo profondo!). Credo che sarebbe interessante avere una certa coerenza tra vita proposta sui social e vita privata, e magari provare ad allargare la propria vita sociale con chi si conosce sui social.

Che cosa ti manca ancora per sentirti completamente realizzata?

 Mi piacerebbe avere un’Alfa Romeo: mi piace molto la guidare, frequentavo auto-raduni. Cammino molto a piedi, attività salutare e che fa scoprire luoghi, ma apprezzo il piacere della guida. Trovo che le Alfa, come da slogan, siano le auto delle emozioni. Quelle d’epoca sono dei gioielli. Mi piacerebbe provare la camminata sui carboni ardenti (decisamente meglio che indossare mocassini). Non forzo le cose, non amo corteggiatori maldestri (peggio messaggi di chi mi offre sesso per soldi, una pratica lontana dal mio stile di vita e che non consiglierei a nessuno, ma sbandierata e in voga sui social -purtroppo-) o mettermi sulle app come fossi in un super mercato, ma mi piacerebbe vivere una relazione amorosa significativa, magari con chi apprezza i miei studi e il mio modo di essere. Mi piacerebbe viaggiare fuori Italia, non mi sono mancate occasioni  in questi anni (anche a pochi euro, detto sinceramente) di girare qui in Italia, ma ci sono delle mete che mi ‘chiamano’ .

Non mi manca il supporto familiare (non amo vestirmi di marca e spesso scelgo boutique low cost o mercatini vintage, non spendo in vizi, non esagero con la movida), ma dopo studio e gavetta lavorativa vorrei provvedere a me stessa. Alla mia morte vorrei essere cremata e diamantata, vorrei che questa scelta fosse rispettata.