Francesco Paolo Sisto, viceministro della giustizia, intervenuto a 24 Mattino su Radio 24, ha commentato le parole di Maurizio Gasparri riguardo lo sciopero dell’associazione Nazionale Magistrati. Per il senatore di Forza Italia sarebbero «un’ulteriore offesa alla democrazia e a organi istituzionali», dal «tenore eversivo», “Maurizio Gasparri ci ha abituato a delle espressioni un po’ agonistiche, con eversivo non voleva significare che si tratta di un comportamento non consentito.
Cosa cambia che chi giudica è diverso da chi accusa? Questo è già scritto in Costituzione, che le parti compaiono in condizione di parità davanti ad un giudice terzo imparziale. Mi sembra elementare e logico che chi giudica deve essere diverso da chi accusa tutto qua. Tutto questo machismo giudiziario non lo comprendo, non è possibile che chi giudica sia lontano da chi accusa come lontano da chi difende. La separazione delle carriere fa parte del programma del centrodestra e abbiamo l’obbligo di portare a termine il patto con i nostri elettori” ha concluso Sisto.
Separazione carriere
“L’articolo 104 (della Costituzione, sull’indipendenza della magistratura, ndr) non viene toccato, è una fake news, io sono abituato a parlare di ciò che c’è, non ad agitare i fantasmi di quello che non c’è come sta facendo in questo momento l’Anm. Nessuno intende mettere il pubblico ministero sotto l’esecutivo, questo voglio che sia chiaro, chiarissimo, non c’è nessun rischio di questo genere. Quanto al PM che diventa forte non è così perché è il giudice che diventa il vero protagonista, il giudice liberato finalmente da qualsiasi rapporto, tanto da chi difende, quanto da chi accusa, diventa il vero giudice terzo ed imparziale. La terzietà è garantita dall’ordinamento, l’imparzialità sono i provvedimenti di quel giudice”.
Santalucia, presidente ANM Associazione Nazionale Magistrati: Sciopero magistrati non è eversivo
“Noi riteniamo che questa riforma altererà un equilibrio che ha governato la nostra repubblica dal ‘48 in poi. I difetti tra politica e giustizia che qualcuno ha visto dopo Tangentopoli non sono imputabili alla struttura delle carriere, all’unicità delle carriere, ma nessuno nega che ci siano questioni da affrontare, ma non sul terreno costituzionale. Noi riteniamo che questa è una riforma che non porterà nulla di nuovo. Lo sciopero non ha nessuna volontà di offendere o addirittura di essere eversivo ma è solo un richiamo di attenzione collettiva su una riforma che interessa tutti. Cerchiamo di non farne una questione tra noi e la politica, perché una riforma costituzionale di questo tipo non è un affare tra i politici e magistrati, è un affare che riguarda tutti i cittadini”. Lo ha detto Giuseppe Santalucia, presidente ANM Associazione Nazionale Magistrati a 24 Mattino su Radio 24.