All’ONU record di raccomandazioni all’Italia sui diritti LGBTI: riconoscimento delle famiglie omogenitoriali, legge anti discriminazioni e divieto delle terapie riparative in cima alla lista

New, York, NY, USA - September 24, 2016 - United Nations Headquarters in New York City: The United Nations General Assembly opens.

Il quarto ciclo della Revisione Periodica Universale (UPR) dell’Italia si è concluso il 20 gennaio 2025 con un risultato storico: il numero più alto di sempre di raccomandazioni ricevute sul tema dei diritti umani delle persone LGBTI. Durante la sessione svoltasi al Palais des Nations di Ginevra, l’Italia ha ricevuto ben 19 raccomandazioni specifiche, toccando temi cruciali come il divieto delle cosiddette “terapie riparative”, il riconoscimento legale delle famiglie omogenitoriali, il divieto d’interventi chirurgici sui bambini intersex, il contrasto ai crimini d’odio e alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.

Questo straordinario risultato è frutto del lavoro incessante di una coalizione di associazioni LGBTI composta da Associazione Radicale Certi Diritti, IntersexEsiste, Famiglie Arcobaleno e Arcigay, che hanno condotto una capillare attività di advocacy internazionale, fornendo informazioni dettagliate alle missioni diplomatiche presenti a Ginevra e sollecitando interrogativi puntuali al governo italiano.

Tra le raccomandazioni più significative avanzate dai paesi membri dell’ONU troviamo il pieno riconoscimento legale delle coppie dello stesso sesso e dei loro figli, inclusi matrimonio egualitario e diritti di adozione, il divieto delle “terapie riparative” e l’introduzione nel codice penale di una legge contro le discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere.

“Il numero record di raccomandazioni e di domande avanzate dimostra l’apprensione della comunità internazionale per lo stato dei diritti umani delle persone LGBTI in Italia. La costante erosione delle tutele e l’assenza di un impegno concreto nel contrastare discriminazioni e violenze hanno portato un numero crescente di Stati a esercitare pressione sull’Italia, ponendo il Paese sotto una lente di ingrandimento sempre più critica”, dichiarano Yuri Guaiana, Segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno e Manuela Falzone di IntersexEsiste.