Bullismo e Cyberbullismo: Giusy Versace ha parlato di evoluzione e prevenzione in Senato

In vista dalla Giornata Nazionale contro il Bullismo e Cyberbullismo del 7 febbraio, Giusy Versace ha organizzato il suo consueto convegno in Senato, per riflettere, approfondire e trovare nuove idee e spunti per arginare il fenomeno, sempre più crescente, del bullismo e cyberbullismo tra i giovani.

Sono intervenuti voci autorevoli come il presidente dell’Osservatorio Bullismo e disagio giovanile Luca Massaccesi, l’atleta paralimpica, cantante e testimonial del progetto ‘Campioni di Vita’ Annalisa Minetti, la presidente dell’Associazione Presidi Lazio Cristina Costarelli, la psichiatra, psicoterapeuta e direttore sociosanitario ASST Gaetano Pini – CTO Rossana Giove, la psicologa sociale e presidente centro ricerche Themis Isabella Corradini, il Generale Vincenzo Parrinello, la scrittrice Teresa Manes, autrice del libro ‘Andrea, oltre il pantalone rosa’ che ha anche ispirato un film uscito nelle sale nel 2024 e i membri della commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, i senatori Lavinia Mennuni e Luca Pirondini.

Un serrato confronto di oltre un’ora, dal quale è emerso un quadro di adolescenti fragili, molto spesso soli con famiglie assenti e sempre più esposti ai rischi della comunicazione digitale, poiché unico modello di riferimento. I dati illustrati durante il convegno sono allarmanti: il 65% dei ragazzi intervistati (dai 14 anni in su) dichiara di aver subito violenza e di questi il 63% ha subito bullismo, con il conseguente aumento di conseguenze psicologiche come ansia, depressione, autolesionismo e addirittura il suicidio, che rappresenta ormai la seconda causa di morte nei giovani. Inoltre, è emerso anche si abbassa sempre di più l’età con cui i ragazzi hanno accesso a smarthphone e devices di questo tipo: ormai si parla anche di bambini scuole primarie. Gli intervenuti sono stati d’accordo sull’affermare che la prevenzione è importantissima, che la scuola riveste un ruolo fondamentale là dove manca la famiglia e lo sport rappresenta un’ancora di salvezza, il luogo dove ‘allenare’ i giovani alla vita e fornire gli strumenti necessari per ritrovare la propria autostima e abbandonare gli stereotipi creati dalla Rete.

”Come membro della bicamerale Infanzia e Adolescenza, come ogni anno ritengo doveroso organizzare questo tipo di confronto con voci autorevoli, un po’ per capire a che punto siamo e un po’ per individuare soluzioni utili ad arginare questo dilagante problema sociale. Sono ancora troppi i casi di lesioni fisiche e suicidi legati a questo genere di violenza e il bullismo e cyberbullismo non sono più da considerarsi semplici ragazzate come un tempo. E’ stato importante analizzare i dati illustrati dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile e dal suo presidente Luca Massaccesi, e parlare del suo progetto ‘Campioni di Vita’ che promuove nelle scuole e che vede coinvolti nomi e volti noti del mondo dello sport e dello spettacolo. Così come è stato molto toccante ascoltare la testimonianza diretta di Teresa Manes che, con grande coraggio, ha voluto condividere con noi la sua storia e la sua battaglia contro il bullismo. È emerso chiaramente che, sebbene le leggi siano un passo importante, non possono risolvere tutto. La vera chiave risiede nell’educazione, nella prevenzione, nell’ascolto e nel dialogo costruttivo tra scuola famiglia e istituzioni. Tutti noi abbiamo il dovere di gettare semi di gentilezza e offrire esempi positivi ai giovani, aiutandoli a costruire un mondo migliore. Solo con un impegno condiviso e trasversale possiamo fare la differenza. Ringrazio tutte le persone intervenute’ – queste le parole di Giusy Versace.