Carenza e valorizzazione ostetriche, Nursing Up: appello al Ministro della Salute Schillaci

Il Sindacato Nursing Up lancia un appello al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, affinché si adoperi con  provvedimenti immediati per estendere la cosiddetta flat tax al 5% sugli straordinari, anche alle ostetriche e alle altre professioni sanitarie.

Il riconoscimento economico del valore di questi professionisti è essenziale, soprattutto considerando la grave carenza di ostetriche che sta mettendo a rischio la qualità del percorso nascita e la salute di madri e bambini.

Come per gli infermieri, le ostetriche pianificano, gestiscono, forniscono e valutano i servizi assistenziali di competenza, prima, durante e dopo la gravidanza e il parto, contribuendo a ridurre i rischi per la salute delle donne e dei neonati. Possono lavorare autonomamente o in team con altri operatori sanitari.

Il confronto impietoso con l’Europa

Nel 2020, il numero più elevato di ostetriche attive in Europa è stato registrato in Germania (26.000), Francia (23.500) e Polonia (22.700, dati 2017).

Tra gli Stati membri dell’UE, l’Irlanda aveva il rapporto più alto di ostetriche rispetto alla popolazione, con 211 ostetriche ogni 100.000 abitanti nel 2020. Seguono Svezia, Belgio e Polonia, che hanno registrato rapporti superiori a 50 ostetriche ogni 100.000 abitanti.

In Italia, secondo dati OCSE del 2023, il rapporto era di 29 ostetriche ogni 100.000 abitanti, con 14,2 unità in meno della media europea. Questo si traduce in una carenza di circa 8.500 ostetriche, necessarie per allinearsi agli standard europei. 

 Confronto con altri dati per una corretta analisi dei fatti

L’Italia sta vivendo una crisi senza precedenti, anche per quanto attiene alla figura delle ostetriche. Secondo il rapporto Crea 2022, da confrontare con i dati Ocse 2023, la situazione è addirittura ancora più grave, con circa 12.300 ostetriche attive, sebbene  almeno secondo gli studi più recenti, il fabbisogno complessivo sarebbe di almeno 25.400 unità, il che implica un deficit di circa 13.100 ostetriche.

E’ di tutta evidenza che questa carenza, non solo influisce sulla qualità dell’assistenza, ma mette anche a serio rischio la salute di milioni di donne e bambini.

Il rapporto tra ostetriche e popolazione femminile in Italia è di 0,533 ostetriche ogni 1.000 donne, ben al di sotto della media europea di 0,847 ostetriche ogni 1.000 donne. Questo squilibrio comporta un aumento dello stress lavorativo per le professioniste in servizio, costrette a turni massacranti senza il giusto supporto.

Un altro indicatore critico è il rapporto ostetriche/ginecologi: in Italia ci sono circa 1,12 ostetriche per ogni ginecologo, mentre lo standard ottimale sarebbe di almeno 2 ostetriche per ginecologo, per garantire una distribuzione equa dei carichi di lavoro e un’assistenza più efficace alle pazienti.

 

Le conseguenze della grave carenza di ostetriche

Le ostetriche sono chiamate a prendere decisioni critiche in tempo reale, con un impatto diretto sulla vita delle madri e dei bambini. Il loro ruolo  ricomprende anche funzioni di sostegno  emotivo, educativo e assistenziale alle donne nel loro percorso di maternità.

Allo stato, in Italia , la carenza di ostetriche non solo mette a rischio la qualità dell’assistenza, ma allunga i tempi di attesa per le partorienti, aumenta il rischio di complicanze e costringe i reparti di maternità a operare con organici insufficienti.

 

L’appello al Ministro della Salute: misure concrete per il riconoscimento delle ostetriche

“L’attuale carenza di ostetriche è un’emergenza che non può più essere ignorata”, afferma Antonio De Palma, presidente del Nursing Up.

“La responsabilità di queste professioniste è talmente elevata che il loro riconoscimento economico non può essere ulteriormente rimandato. È urgente che il Governo estenda la flat tax al 5% anche alle ostetriche, così come alle restanti professioni sanitarie ex legge 43/2006, come già fatto per gli infermieri, e che si adoperi per integrare le vigenti disposizioni, che riconoscono al personale infermieristico una indennità di specificità, così da estenderne l’applicazione anche alle ostetriche, titolari della presa in carico di competenza, per quanto concerne madre e nascituro nei servizi e strutture del SSN.

Questi provvedimenti, che Nursing Up considera imprescindibili, contribuiranno sensibilmente a riconoscere il valore dei professionisti interessati, e darebbero anche un segnale forte di supporto al settore sanitario.”

Esclusivamente nelle more dell’adozione della legge sopra richiesta, Nursing Up continuerà a lottare, per la tempestiva introduzione di una indennità contrattuale “di compensazione”,  che consenta alle ostetriche di recuperare economicamente le risorse delle quali non beneficiano a causa dell’attuale vuoto normativo.  

“Le ostetriche meritano lo stesso riconoscimento degli altri professionisti sanitari”, continua De Palma“È inconcepibile che chi si prende cura della vita di madre e bambino, assumendo  a proprio carico i relativi processi assistenziali, non venga trattato come chi si prende cura della restante parte dei cittadini. Il Governo deve intervenire subito per porre fine a questa ingiustizia.”

Nursing Up, a nome di migliaia di ostetriche, dando  anche ulteriore impulso alle richieste già avanzate dalla FNOPO, che condivide per quanto di competenza, rinnova il suo appello al Ministro della Salute per un intervento rapido ed efficace.

“Non possiamo più aspettare. Le ostetriche sono una risorsa indispensabile per la salute pubblica e il Governo è chiamato ad adottare azioni concrete per riconoscerne il valore. Solo così potremo garantire un sistema sanitario più forte, equo e capace di affrontare le sfide del futuro”, conclude De Palma.