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Lo stato di avanzamento dei lavori delle 21 Case di Comunità, i 6 Ospedali di Comunità e le 7 Centrali Operative Territoriali pre-viste dal PNRR Salute nel Messinese vede tutti i progetti avviati e con primi pagamenti già effettuati. Il ritardo massimo nell’avvio è stato di circa 6 mesi. La conclusione dei progetti è fissata, al più tardi, al 31 marzo 2026. Infine, sono 7 i progetti già conclusi. E per tutti i 7 progetti conclusi, i pagamenti effettuati sono inferiori al finanziamento totale previsto.
Questi gli spunti principali (maggiori dettagli a questo link) del monitoraggio civico promosso da CESV Messina, Comitato Consultivo ASP Messina e Parliament Watch Italia (PWI) sulle strutture previste dal PNRR Salute nel Messinese.
Strutture di una “Sanità di Comunità” che è stata al centro dell’incontro pubblico tra attori sociali e istituzioni tenuto nella sede del CESV Messina. La grande partecipazione all’evento è la riprova il confronto al Centro Servizi è stato in grado di rilanciare l’attualità del tema impegnando gli organizzatori a proseguire un percorso di facilitazione e affiancamento che va nella direzione della co-programmazione e co-progettazione dei servizi innovativi previsti.
L’incontro – moderato dal direttore del CESV Rosario Ceraolo – è stato introdotto da Nuccia Formica, vicepresidente del CESV che ha ricordato il valore e il ruolo del Terzo Settore, ma ha anche sottolineato come il concetto di salute declinato dall’OMS, ovvero “uno stato di benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia o infermità“, basterebbe da solo a far capire quanto sia utile programmare e progettare, creando sinergie tra il mondo del volontariato, la rete sociale e la sanità».
Giuseppe D’Avella di Parliament Watch Italia ha sottolineato come ogni azione, ogni impegno, ogni iniziativa hanno un impatto tanto più efficace quanto più basato sui dati. «Bisogna conoscere per poter deliberare, per poter fare appieno la propria parte. Anche per questo il monitoraggio civico è uno strumento di fondamentale importanza».
Antonio Giardina, presidente del Comitato Consultivo ASP Messina, ha svolto un’accurata ricognizione dello stato dell’arte e delle previsioni nella Città Metropolitana di Messina, illustrando le previsioni del PNRR Salute e i dati aggiornati riguardo alle strutture che devono essere poste in essere.
Gianluca Cantisani (MOVI, Alleanza per le Case di Comunità) ha posto il tema delle Case della Comunità come luoghi nei quali non solo si erogano servizi sanitari ma soprattutto, attraverso il coinvolgimento di tutti gli stakehokders, e in particolare dell’azione volontaria, si può realizzare il diritto universale alla salute e il concetto stesso di salute come percorso integrato che va dalla prevenzione alla riabilitazione. «Una realtà quella delle Case della comunità che non può fare a meno dell’azione qualificata, generosa e competente del volontariato, in linea con quanto le normative, a partire da quella istitutiva del servizio sanitario nazionale, prevedono ed affidano agli operatori».
Alle relazioni hanno fatto seguito gli interventi programmati di Stefania Munaò (ASP, Dirigente Medico del team aziendale DM 77), Aurelio Lembo (Ordine dei medici di Messina), e Concetto Trifilò, (Segretario regionale di Cittadinanzattiva).
L’assessore alle Politiche sociale ed al volontariato del Comune di Messina Alessandra Calafiore ha testimoniato l’impegno dell’amministrazione comunale nell’ambito dell’integrazione socio-sanitaria, citando, tra i tanti progetti, il costituendo Centro diurno per l’autismo e la collaborazione per i budget di salute.
Ad ascoltarli e a prendere la parola durante il dibattito sono stati i rappresentanti di decine di enti del Terzo Settore.
Come hanno sottolineato tutti i partecipanti, «il coinvolgimento di tutti gli attori sociali può fare la differenza e sostenere la realizzazione di una sanità di comunità che sia davvero fatta di risorse innovative pensate per una vera presa in carico dei pazienti in luoghi destinati a migliorare lo stato di salute della popolazione». Indispensabili sono, oltre alle strutture, le risorse umane perché «senza professionisti, medici, infermieri, la sanità continuerà ad essere in sofferenza», ma altrettanto indispensabile è premiare la condivisione e l’impegno civico del mondo del non profit. «Il Volontariato ed il Terzo Settore possono rappresentare il “valore aggiunto” in un processo di emancipazione, anche culturale, così importante e significativo per le nostre comunità».