Rho aderisce alla campagna di Emergency R1PUD1A, contro ogni guerra

Il Consiglio comunale vota all’unanimità un testo che impegna a promuovere eventi e attività di sensibilizzazione sul tema della pace. Il 17 marzo primo importante appuntamento…

L’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana così recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Il Consiglio comunale di Rho ha votato all’unanimità, nella seduta del 26 febbraio 2025, una delibera che sancisce l’adesione alla campagna di Emergency R1PUD1A, che fa preciso riferimento anche nella grafica all’articolo 11 della Costituzione e impegna a promuovere eventi e attività di sensibilizzazione sul tema della pace.

L’adesione nasce dalla cena per Gaza organizzata la sera del 22 novembre scorso dall’assessore alla Cittadinanza Attiva e Vicesindaco Maria Rita Vergani con la partecipazione di 200 rhodensi. In quella occasione Luca Radaelli, esponente rhodense di Emergency, invitò il Comune ad aderire alla campagna della organizzazione fondata da Gino Strada e Teresa Sarti.

In Consiglio, l’altra sera, è stato l’assessore alla Pace Paolo Bianchi a presentare la proposta ufficiale  di adesione: “Sono a chiedervi di approvare un ordine del giorno che dichiara il desiderio di aderire alla campagna di Emergency, associazione che dal 1994 opera per portare assistenza medica nei luoghi di guerra, dando un segno tangibile dei valori costituzionali di pace e giustizia. Desideriamo proporre un primo momento di testimonianza pubblica il 17 marzo alle ore 18: esporremo lo striscione con la scritta “Questo comune ripudia la guerra” e sveleremo un’opera realizzata dall’artista rhodense Gep Caserta che richiama l’articolo 11. Un’opera che poi verrà esposta nel palazzo comunale. A quel momento celebrativo e di testimonianza sono invitati il Consiglio comunale; il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze e tutti i rhodensi”.

Il documento votato da tutti i consiglieri fa riferimento all’invasione dell’Ucraina e al ritorno di logiche di conflitto, rischi di guerra, riarmo e minacce di attacchi nucleari: “Il Comune di Rho, come istituzione capillare sul territorio – ricorda il testo –  ha la responsabilità di rappresentare le istanze della cittadinanza e di promuovere iniziative che favoriscano la diffusione di una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani. Questa adesione rappresenta un forte segnale di impegno verso i valori costituzionali di pace e giustizia, incoraggia la popolazione a ripudiare la violenza e sostiene la convivenza pacifica tra i popoli. Riconosciamo l’importanza di ripudiare la guerra in ogni sua forma e ci impegniamo a promuovere all’interno di enti culturali, biblioteche, musei, scuole la conoscenza e la partecipazione della campagna R1PUD1A, anche attraverso eventi e attività di sensibilizzazione  in collaborazione con EMERGENCY e altre associazioni che operano per la difesa dei diritti umani, per coinvolgere la cittadinanza in un percorso di riflessione e consapevolezza”.

Sul tema sono intervenuti i consiglieri Yasmine Bale, Angelo Rioli e Monica Varasi. Unanime la volontà di dichiararsi “a favore del pacifismo in modo netto e chiaro e  contro ogni  guerra”. “La nostra Costituzione è nata dopo massacri, distruzioni stermini, per questo l’articolo 11 dice che l’Italia non farà mai più la guerra, perché la conosce, l’ha già fatta e ne riconosce inutilità e orrore – ha precisato Yasmine Bale –  Nessuna guerra sarà mai la soluzione. Esistono però visioni diverse di sicurezza, aumentando la produzione di armi si dà corda a una idea vecchia e pericolosa che mira a proteggere confini e a proiettare potenza militare, ma benessere e stabilità dipendono dalla piena realizzazione dei diritti umani e non dalle bombe. Oggi i governi si riarmano, come Comune di Rho crediamo che per creare un ordine internazionale democratico ed equo occorra ridurre le armi e le spese e le produzioni militari. Le risorse vanno usate per sanità, scuola e tutela dei diritti”.

Mentre tutti i consiglieri esponevano cartelli con la scritta “PACE”, il Sindaco Andrea Orlandi ha così concluso: “Oggi i conflitti nel mondo sono 57, tantissimi. Questa campagna parte dall’articolo 11 della Costituzione e mette l’accento sulla parola cardine dell’intero articolo, la parola RIPUDIA. Andando a rileggere i dibattitti della Assemblea Costituente si può evincere lo sforzo che le forze democratiche fecero in un anno e mezzo di lavoro per pesare ogni parola. Il verbo ripudiare ha un significato particolare: rimanda a un sistema di valori. Se pensiamo al momento in cui è stato scritto, non si riferiva solo ai mezzi militari ma a tutte le devastazioni che la guerra provoca. Deve far scaturire la voglia di recuperare quel sistema di valori condiviso, che a volte non mi sembra essere più così forte. Rimettiamo al centro il tema della pace. La delibera segue quella sul Giardino dei giusti, dove ricordiamo Gino Strada e Teresa Sarti: passaggi importanti che ci richiamano i valori in cui crediamo”.